Sembra che Qualcomm veda il business in difficoltà di Intel come una potenziale opportunità. Il produttore di chip con sede a San Diego avrebbe espresso interesse nell’acquisizione di Intel “negli ultimi giorni”, secondo un nuovo rapporto del The Wall Street Journal.
Sebbene il rapporto avverta che un simile accordo è “lontano dall’essere certo”, rappresenterebbe un grande sconvolgimento nel settore dei chip statunitense. Inoltre, come nota il WSJ, solleverebbe probabilmente questioni antitrust dal momento che si verrebbe a creare un’entità con oltre l’80% del market share (si incomincia a ragionare di monopolio quando il market share supera il 50%).
Tra l’altro, con Qualcomm che sta cercando di lasciare il segno nel settore delle CPU con la sua architettura basata su Arm (con anche qualche progetto di CPU basata su RISC-V), sarebbe interessante vedere come la sua strategia si coniugherebbe con l’architettura x86. Ma il presunto interesse di Qualcomm per un’acquisizione sottolinea quanto il business di Intel abbia sofferto nell’ultimo anno.
Intel ha annunciato il mese scorso i piani per tagliare 15.000 posti di lavoro, poiché le sue perdite trimestrali sono salite a 1,6 miliardi di dollari. Anche il suo business di fonderia è in difficoltà, con una perdita operativa di 2,8 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre. Il CEO Pat Gelsinger ha annunciato all’inizio di questa settimana i piani per separare il suo business di fonderia in un’unità separata dal resto di Intel.
Intel ha rifiutato di commentare il rapporto. Qualcomm non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Intel cederà e permetterà a Qualcomm di prenderne il controllo, oppure resisterà e risorgerà dalle sue ceneri? È molto difficile dirlo con certezza, soprattutto quando siamo seduti all’esterno e cerchiamo di sbirciare nei meccanismi interni di Intel. Tuttavia, una cosa è certa: i prossimi anni saranno molto interessanti per il mercato delle CPU.