Sviluppare un nuovo gioco prendendosi dei rischi su delle meccaniche mai viste prima è un qualcosa che non vedrete mai fare alle grandi software house. Ed è per questo che bisogna rivolgersi agli studi indie per trovare qualcosa di nuovo e accattivante. Stavolta si tratta di Pepper Grinder e del suo mega trapano da usare per navigare lungo il corso dei livelli.
L’enorme trapano di Pepper Grinder (letteralmente “macinapepe” dall’inglese) è il punto cruciale della meccanica qui, poiché non viene utilizzato solo per rompere oggetti e uccidere i nemici, ma per scavare nel terreno e sfrecciare come una talpa. Sebbene Pepper riesca a saltare abbastanza bene da sola nonostante si porti dietro uno strumento adatto a una gru, è proprio in quella perforazione che entra in gioco la piattaforma unica di Pepper Grinder.
Gameplay
Ogni livello di Pepper Grinder ha piattaforme fatte di terra e che possono essere perforate, dando a Pepper un enorme aumento di velocità che elimina istantaneamente i nemici e la fa librare in aria quando perfora una superficie. Questo trasforma il platform in una sfida ritmica in cui si salta dentro e fuori queste aree e si cerca di trovare l’angolo giusto per farti andare avanti alla massima velocità, il che è incredibile quando lo fai bene.
Non c’è davvero modo migliore per descriverlo rispetto al modo in cui lo fa il gioco: è una miscela unica di platform tradizionale che ti consente di “tuffarti dentro e fuori dalla terra come un delfino nuota nell’acqua“. Ciò rende l’esperienza incredibilmente fluida e dà priorità alla velocità e alla grazia, premiando allo stesso tempo i giocatori che tengono gli occhi aperti per transizioni fluide tra le piattaforme.
Mescolati ai segmenti platform ci sono puzzle che mostrano un accenno di complessità e offrono un assaggio di ciò che verrà.
Struttura dei livelli
La grande differenza tra Pepper Grinder e alcuni dei suoi fratelli simili è l’inclusione di una barra della salute. Ho sempre pensato che parte del divertimento di giochi come Super Meat Boy e Celeste derivasse dal modo in cui muori in un colpo solo, e la necessità di pianificare e apprendere davvero un livello rendeva la sfida ancora più soddisfacente una volta completata. Pepper Grinder è un po’ più generoso, permettendo ai giocatori di subire qualche colpo prima di morire senza sacrificare veramente la velocità di ricarica se finisci per perdere tutta la vita.
Mentre attraversi ogni livello, hai anche il compito di trovare medaglie nascoste e raccogliere gemme sparse sul tuo cammino. Oltre a prenderle semplicemente perché è bello farlo, queste gemme possono essere utilizzate in un negozio per acquistare adesivi e fogli su cui posizionarle, un po’ come i francobolli da collezione in Super Mario 3D World.
All’interno di ogni livello, i checkpoint sono numerosi e sembrano posizionati in modo appropriato, rendendo giuste anche le sezioni impegnative di Pepper Grinder.
Come i migliori platform retrò, Pepper Grinder non sembra mai ingiusto, ma piuttosto come se il giocatore avesse bisogno di aumentare le proprie abilità quando raggiunge un vicolo cieco. In questo senso, il gioco ha molto in comune con i classici di tutti i tempi come Donkey Kong Country e con i grandi moderni come Celeste.
Grafica pixellata in pieno stile anni 80′
Tutto questo è sostenuto da un affascinante stile artistico 2D che presenta incredibili pixel art e design di testo e personaggi, oltre a una mappa del mondo che assomiglia a una vera mappa del tesoro che la protagonista pirata potrebbe aver disegnato lei stessa.
Adoro i piccoli sprites dei nemici e lo stile visivo generale di Pepper Grinder è tanto semplice quanto piacevole da guardare. I livelli sono pieni di personalità, nonostante si svolgano principalmente in ambienti sotterranei.
Alla personalità giocosa generale di Pepper Grinder si aggiunge una mappa del mondo che mostra cosa ci aspetta.
Più penso a Pepper Grinder, più mi sembra che sia fortemente ispirato da alcuni dei famosi platform Nintendo. Non sembra “simile a Nintendo” solo nel concetto, ma è anche nell’esecuzione.
Trama
In Pepper Grinder, interpreti il ruolo di Pepper il pirata, un naufrago con un debole per affrontare i suoi problemi con attrezzature di perforazione più grandi della vita.
Dopo esserti risvegliato, ti accorgi che i tuoi compagni pirata ti hanno fregato il tesoro da sotto il naso. L’incipit del gioco sta tutto qua: andare a riprenderti il tesoro.
È una premessa piuttosto semplice per un gioco platform ma non lasciare che questo ti dissuada: c’è un mistero qui e Pepper Grinder ti dà quanto basta per farti venir voglia di risolverlo.
Chiaramente la trama non è il principale focus del gioco. Non sei lì per giocare a un gioco di ruolo d’azione ricco di storia traboccante di statistiche e alberi delle abilità, anche se c’è un semplice sistema di aggiornamento in gioco per incentivarti al di fuori del completamento del livello. Sei lì per esercitarti e ripetere, tante volte quanto necessario, alcuni livelli meravigliosamente progettati e goderti la sfida dell’intera esperienza.
Conclusioni
Pepper Grinder è disponibile da oggi su Nintendo Switch e PC (piattaforma su cui l’abbiamo giocato) e se siete amanti dei platform “nudi e crudi” che non lasciano scampo al minimo errore, non c’è dubbio che questo titolo fa a posta per voi.