Google Assistant assume il ruolo di app assistente predefinita sugli smartphone Android, ma la piattaforma supporta da tempo l’utilizzo di altre app per tale funzionalità. Ora, con l’avvento degli LLM, l’app ChatGPT sembra lavorare sul supporto per essere un’app di assistente Android in grado di sostituire Google Assistant.
Le app assistanti di terze parti su Android non sono una novità. In passato, abbiamo visto Microsoft offrirlo con Cortana e Amazon lo offre ancora anche con Alexa. Quando un’app è impostata come app assistente predefinita in Android, è in grado di sostituire Google Assistant nelle gesture di pressione prolungata del pulsante Home o di accensione, nonché nel gesto di scorrimento quando si utilizza la navigazione gestuale di Android. Non interrompe l’accesso all’Assistente Google, ma verrà richiesto di utilizzare il link disponibile nel Play Store o accedere con altri mezzi.
Sembra che presto ChatGPT adotterà la stessa funzionalità.
Una nuova attività nell’ultima versione dell’app ChatGPT individuata da Android Authority, com.openai.voice.assistant.AssistantActivity, fa sì che l’app mostri un overlay che implica il supporto per l’input vocale: è molto simile a Google Assistant, ma la funzionalità attualmente non è abilitata per impostazione predefinita e non è nemmeno completamente funzionante.
Ulteriori frammenti di codice nell’app puntano allo sviluppo di una funzione per consentire a ChatGPT di essere un’app di assistente predefinita, ma è tutto incompiuto. Alcune di queste informazioni includono un file XML intitolato “assistant_interaction_service” e un tag etichettato “supportsAssist“. Ma, a questo punto, manca ancora molto lavoro per rendere tutto effettivamente operativo.
Facciamo notare che Microsoft ha effettivamente rimosso il supporto per Bing come app di assistenza predefinita quando ha lanciato la sua esperienza LLM basata su GPT.
Non è chiaro quando tutto questo avverrà o se sarà gratuito. OpenAI abilita funzionalità aggiuntive in ChatGPT con un abbonamento Plus e ulteriore codice nell’app suggerisce il supporto per un riquadro Impostazioni rapide per ChatGPT che apparentemente sarebbe bloccato sull’abbonamento Plus. Ma è un po’ troppo presto per dirlo, quindi non ci resta che aspettare e vedere.
Il tutto però mentre Google è al lavoro su un assistente di nuova generazione, anch’esso basato su un LLM (Gemini in questo caso) denominato Pixie.