La mobilità elettrica rappresenta sempre più un valido modo per andare in giro nelle città limitando quello che è l’inquinamento atmosferico. Ma il concetto di sostituire le auto ICE (con motore a combustione) con delle controparti elettriche non è la soluzione migliore per godersi a pieno le città. Una soluzione migliore è quella di coniugare i mezzi pubblici (elettrici, perché no) con la così detta micro mobilità, ovvero biciclette e monopattini elettrici. Battendo forte su questo concetto, Navee ha di recente lanciato sul mercato quello che definisce “il monopattino elettrico perfetto per l’ultimo miglio”. Si tratta del Navee V25i Pro, modello più economico nel listino attuale del produttore che cerca di democratizzare al massimo la micro mobilità elettrica.
Il Navee V25i Pro è l’ultimo arrivato nel catalogo dell’azienda e abbassa ulteriormente il prezzo d’entrata nel mondo dei monopattini elettrici legali, ovvero quelli dotati di frecce e placchetta per la targa. Il costo economico va però a scontrarsi con delle caratteristiche tecniche abbastanza limitanti.
Pro
Contro
- Unboxing
- Caratteristiche tecniche
- Configurazione nell’app Navee
- 3 modalità di guida
- Autonomia “stimata” di 25 KM
- Doppio sistema frenante
- Conclusioni
Unboxing
Acquistando il Navee V25i Pro, arriva in una scatola abbastanza piccola per il contenuto presente. Infatti, una volta aperta la scatola, ci si trova davanti alla prima caratteristica chiave del monopattino: il meccanismo a doppia chiusura che permette di collassarlo in altezza, occupando solo uno spazio minimo.
Insieme al monopattino trovano spazio il caricabatterie esterno da 40W e la manualistica cartacea.
Di solito nelle recensioni su androidblog non parlo molto della manualistica cartacea di un prodotto ma nel caso di Navee V25i Pro mi sento in dovere di farlo. Perché? Bè, perché è “completa a lingue alterne”. Nello specifico, le istruzioni complete sul monopattino sono presenti solo in francese, mentre l’inglese, lo spagnolo e l’italiano sono presenti senza le pagine relative alla descrizione dei vari pezzi che compongono il monopattino. Mi piace credere che si tratta solo di un errore di stampa.
Caratteristiche tecniche
Vista l’autonomia dichiarata di 25 KM (anche se nell’uso quotidiano sono più 15 i KM), col monopattino elettrico Navee V25i Pro si ha come principale target il così detto ultimo miglio, ovvero l’ultima parte di tragitto per i pendolari dopo che sono scesi dai mezzi pubblici.
Fra le caratteristiche chiave di questo nuovo modello, oltre alle già citate frecce e placchetta per la targa, troviamo il meccanismo a doppia chiusura che consente di compattarlo in maniera esagerata (riducendo del -66% lo spazio occupato), semplificando non solo il trasporto a mano ma anche il “parcheggio dentro casa”.
Per poterlo “chiudere”, basta semplicemente aprire dapprima la leva del manubrio per portare quest’ultimo in posizione angolata e successivamente la leva del tubo per permettere di collassarlo e agganciarlo allo speciale inserto presente sul retro.
La potenza è assicurata dal motore elettrico da 600 W (300 W nominali) che permette di spingere anche nelle salite con pendenze del 15% (con fatica ma ce la fa). Non è un caso che si tratta dello stesso motore presente nei modelli più costosi.
Il confort di guida su strada asfaltate è assicurato dalle ruote da 10 pollici con copertoni tubeless resistenti anche alle forature e, nonostante non siano presenti sistemi di ammortizzazione, le buche si superano senza troppi problemi.
Non mancano poi i sistemi di sicurezza alla guida, come ad esempio un ottimo faretto anteriore e un lunotto posteriore che rende il monopattino molto visibile la sera. E non manca nemmeno un comodo campanellino che svolge il doppio ruolo di avviso e di aggancio quando si decide di chiudere e compattare il monopattino.
Configurazione nell’applicazione Navee
Prima di addentrarmi nel monopattino in se, voglio parlarvi dei pregi e dei difetti dell’applicazione ufficiale Navee, disponibile sia per Android che per iOS. Purtroppo, la prima cosa che salta all’occhio è la pessima traduzione delle voci in italiano.
Alla prima apertura è necessario autenticarsi o creare un nuovo account. Fatto ciò, si ha accesso all’applicazione vera e propria. Ma prima di poter utilizzarla, è necessario guardare un video introduttivo che spiega come utilizzare in sicurezza il monopattino. Si tratta di una scelta molto intelligente che condividiamo appieno.
È necessario concedere diverse autorizzazioni, fra cui quella relativa alla posizione esatta. Immaginiamo che questo sia il sistema usato da Navee per limitare la velocità massima del monopattino in base al mercato in cui ci si trova (in Italia è di 20 KM/h, anche se la velocità massima effettiva è di 22 KM/h).
Accendendo il monopattino e attivando il Bluetooth dello smartphone (oltre che a concedere diverse autorizzazioni), è possibile connettere i due per la gestione di alcuni parametri, così come per la visualizzazione dettagliata di alcuni dati.
La schermata principale mostra l’autonomia stimata del monopattino insieme ad alcune icone che permettono di gestire:
- Recupero di energia che va ad agire sul “freno motore” quando si lascia il manettino e consente di scegliere fra tre diversi valori. Tutta la strada percorsa senza acceleratore azionato va a ricaricare la batteria.
- Luce che permette di scegliere se far azionare in automatico il faro anteriore e il faretto posteriori non appena la luminosità ambientale scende sotto un certo limite
- Blocca che consente di bloccare (e sbloccare) il monopattino disabilitando l’azione del motore elettrico. Si tratta di un’opzione ideale per quando lo si lascia incustodito (entrando in un bar ad esempio)
Da notare che l’applicazione ufficiale è anche il modo per poter aggiornare il firmware del monopattino.
Nell’applicazione è presente anche una sezione “Centro commerciale” che altro non è che la home page del sito ufficiale di Navee e “Scene”, una pagina dedicata alla modifica dei dati del proprio account (nome utente e password).
3 modalità di guida
L’aspetto smart del Navee V25i Pro si manifesta non tanto con l’integrazione con lo smartphone (cosa tra l’altro presente, come abbiamo già visto) ma nell’avere un sistema di controllo integrato delle modalità di guida.
In particolare, mentre una singola pressione del tasto di accensione permette di accendere o spegnere i fari, con una doppia pressione è possibile scegliere una delle tre modalità di guida:
- Modalità pedonale con velocità limitata a 5 KM/h e fari accessi: Si tratta della modalità da utilizzare quando si è in mezzo a una folla di pedoni, come ad esempio in un centro turistico
- Modalità D con velocità massima limitata a 15 KM/h: si tratta della modalità di default che offre un buon compromesso fra velocità massima e autonomia. Da notare che nelle discese entra in azione il sistema E-ABS che non permette di superare i 15 KM/h
- Modalità S con velocità massima di 22 KM/h: si tratta della modalità sportiva che consente di tirare fuori il massimo della potenza dal Navee V25i Pro. Il tutto chiaramente a scapito dell’autonomia.
Autonomia “stimata” di 25 KM
Nel materiale di marketing che Navee ha sul proprio sito, così come anche dal nome stesso del monopattino elettrico, si intuisce che l’autonomia è di 25KM.
Questo dato è stato raggiunto da Navee attraverso dei test in laboratorio con i seguenti punti:
- Velocità massima di 15 KM/H (la modalità D)
- Vento nullo
- Inclinazione stradale dello 0℅
- Temperatura dell’aria di 25°
- Peso del conducente di 75 KG
Nei miei test ho soddisfatto un po’ tutti questi punti (anche di più, visto il mio peso di 70 KG), nel tentativo di ricreare le condizioni migliori per verificare l’autonomia reale.
Quando ho scelto una strada completamente piatta e fatta su e giù fino a che sul display del monopattino non comparisse l’avviso di batteria scarica, l’autonomia reale è stata di 18 KM con una batteria residua del 4℅.
Variando un po’ la strada e inserendo qualche falsopiano qua e là, ecco che l’autonomia è scesa fino a 15KM. Chiedendo il 100℅ dello sforzo al motore impostando la modalità Sport (S), tenendo fissa la velocità a 20 KM/H e nello stesso percorso con il falsopiano, l’autonomia è ulteriormente scesa a 12 KM. Questa stessa autonomia l’ho raggiunta di sera, impostando la modalità D e accendendo i fari.
Questi tuttavia sono dei test che non sono validi nella “vita di tutti i giorni” visto che li ho realizzati vicino a casa, con la sicurezza di non dover fare più di 1 KM a piedi nel caso fossi rimasto a corto di carica. Nel caso dovessi usare il Navee V25i Pro per spostarmi regolarmente in giro, probabilmente avrei dei timori a far scendere l’autonomia al di sotto di una tacca, ovvero del 20℅. Visto il pacco batteria presente a bordo (che tra l’altro è integrato e non è sostituibile), il mio consiglio è quello di limitare a non più di 15 KM il tragitto e di viaggiare con una borsa con all’interno il caricabatterie.
A proposito di caricabatteria, la ricarica completa da un valore prossimo allo 0% fino al 100% impiega intorno alle 3 ore. Non si tratta di un valore eccellente ma non è nemmeno cattivo.
Doppio sistema frenante
Quando ho aperto la confezione di vendita del Navee V25i Pro sono rimasto un po’ deluso nello scoprire che non è presente un sistema di freni a disco, dal momento che questa tecnologia è diventata ormai lo standard anche nelle bici più economiche, il che dovrebbe aver fatto abbassare notevolmente il prezzo delle componenti. Nel Navee V25i Pro infatti è presente un sistema di frenata doppio con E-ABS anteriore (il sistema di rigenerazione della batteria quando si lascia l’acceleratore) e freno a tamburo posteriore.
Abituato a utilizzare una bici da corsa so bene quanto importante sia poter frenare e arrestarsi in uno spazio quanto più ridotto possibile e temevo che l’assenza dei freni a disco avrebbe penalizzato questo aspetto sul monopattino. Tuttavia, considerando che la velocità non supera mai i 15 KM/h (o i 22 KM/h nella modalità Sport), non ho mai avuto alcuna difficoltà nell’arrestare tempestivamente il monopattino agli incroci o quando un imprevisto si è verificato davanti a me.
Tra l’altro, è possibile modulare il sistema di E-ABS anteriore dall’applicazione ufficiale, scegliendo se avere una rigenerazione (e quindi una frenata) più o meno forte quando si lascia l’acceleratore. Impostato al livello massimo, con le giuste cautele è possibile usare il Navee V25i Pro anche senza toccare mai il freno (un po’ come la guida con un solo pedale nelle auto elettriche).
Conclusioni
Il Navee V25i Pro rappresenta senza dubbio un’ottima entrata nel mondo dei monopattini elettrici legali che, nonostante qualche difetto, ci sentiamo di consigliare se si riesce a trovarlo a un prezzo inferiore ai 300 euro (in Italia la vendita ufficiale è affidata ad Unieuro). Di listino infatti il monopattino ha un costo di 349 euro ma è lecito attendersi una discesa del prezzo a 299 euro o meno (lo stesso prezzo dell’offerta lancio) nel corso di speciali promozioni o offerte.