Dopo aver aperto le danze recensendo il Khadas VIM1S e utilizzandolo costantemente come media player su un vecchio TV, fra le mani ci è capitato il Khasad VIM4, SBC più potente e che promette un’esperienza ancora migliore.
I computer a scheda singola (SBC) sono progettati per fornire potenza di calcolo per una varietà di attività senza occupare molto spazio. Di solito sono costruiti attorno a un SoC e sono disponibili in molti fattori di forma diversi, che vanno dalle dimensioni di una carta di credito a quelle di un biglietto da visita.
Nel caso del Khadad VIM4, l’ultima aggiunta alla popolare serie Khadas VIM (ovviamente, fino al momento della stesura di questo testo), ci troviamo di fronte a un SBC dal form factor identico a quello di un Raspberry Pi 4.
Pro
Contro
- Specifiche tecniche
- Configurare Khadas VIM4 con OOWOW
- Desktop con Ubuntu 22.04
- Retroconsole con Android 11
- Temperature
- Conclusioni
Specifiche tecniche
Abbiamo saltato di netto il paragrafo relativo all’unboxing in quanto non c’è niente da dire. Il Khadas VIM4 arriva infatti in una scatolina priva di qualsiasi accessorio. È necessario fornire da se anche il cavo USB-C e l’alimentatore da parete.
Passando alle caratteristiche hardware, il Khadas VIM4 è basato sul potente SoC Amlogic A311D2, dotato di una CPU ARM Cortex-A73 quad core da 2,2 GHz e CPU Cortex-A53 quad core da 2,0 GHz. La GPU Mali-G52 MP8 è forse quella più standard e comune nell’industria ma offre comunque prestazioni molto interessanti.
Questa CPU ha dalla sua alcuni assi nella manica, come la decodifica hardware dei principali codec audio e video (MP4, H.264, H.265, VP9 e AV1) fino a segnali fino a 8K a 24FPS e la codifica hardware fino a 4K a 50FPS.
Oltre alle sue ottime specifiche del SoC, il VIM4 offre anche numerose opzioni di connettività come 1x porta USB Type-C, 2x porte USB Type-A (1x USB 2.0 e 1x USB 3.0), 1x HDMI IN e 1x micro HDMI out, Wi-Fi integrato (le 2 antenne sono presenti in confezione ma non sono collegate), Bluetooth 5.0 e Gigabit Ethernet. Con queste funzionalità puoi collegare facilmente gli accessori, creare una configurazione completa come centro multimediale domestico o, come abbiamo fatto noi, come retro console per l’emulazione di giochi.
Una componente molto inusuale per questo genere di prodotti è il doppio ingresso per microfono, che consente di catturare il suono da due fonti separate. Questa funzione può essere utilizzata per tutti i tipi di attività relative all’audio come la registrazione di podcast, lo streaming live e altro ancora.
I doppi ingressi per microfono sono progettati per essere compatibili sia con i microfoni da 3,5 mm che con quelli USB-C, offrendo numerose opzioni quando si tratta di acquisire l’audio.
Infine, è presente anche uno slot M.2, ma il connettore è rivolto lontano dalla parte inferiore della scheda e non permette un aggancio con la classica vite. Allora come possiamo collegare un SSD NVMe? Per questo dobbiamo acquistare una scheda aggiuntiva che fornisce slot M.2 per NVMe e, opzionalmente, per un modem 4G o un modem 5G aggiuntivo.
Configurare Khadas VIM4 con OOWOW
Il primo passo per utilizzare Khadas VIM4 è installare un sistema operativo e questo processo è estremamente fluido. Esattamente come con il VIM1S, è presente OOWOW che permette di installare uno dei tanti sistemi operativi disponibili, senza prima passare da un PC secondario.
Usando OOWOW possiamo aggiornare l’elenco dei sistemi operativi disponibili, che al momento in cui scrivo si compone di Ubuntu 22.04 (desktop e server), Armbian, Debian 10 e una versione di Android 11. L’interfaccia ricorda raspi-config di Raspberry Pi che utilizza anche il menu whiptail.
Abbiamo utilizzato OOWOW per aggiornare l’elenco dei sistemi operativi disponibili e quindi, prima di focalizzarci su Android, abbiamo eseguito un’installazione pulita di Ubuntu 22.04. Il download ha richiesto 60 secondi e l’installazione altri 74 secondi, per un totale di 134 secondi (2 minuti e 14 secondi), il che è piacevolmente veloce e semplice.Allo stesso modo, l’installazione di Android 11 ha richiesto intorno ai 2 minuti.
Le immagini di download del sistema operativo vengono archiviate nella RAM, quindi decompresse e infine i stallare definitivamente nell’unità eMMC da 32 GB.
Uso desktop con Ubuntu 22.04 su Khadas VIM4
L’esperienza generale di Ubuntu è fluida. Sembra molto meglio di quello che abbiamo sperimentato sul VIM1S. L’architettura della CPU più moderna e l’eMMC forniscono la spinta tanto necessaria. Abbiamo testato Khadas VIM4 per un giorno intero, utilizzandolo come macchina principale per scrivere la prima parte di questa recensione mediante LibreOffice, organizzare la libreria di giochi che utilizzeremo quando verrà installato Android e, giusto per stressare adeguatamente la SBC, qualche leggero fotoritocco.
Abbiamo poi guardato un video YouTube di 40 minuti a 1080p e la performance è stata fantastica. In modalità finestra e a schermo intero, il video era fluido, ma quando lo abbiamo portato a 4K, abbiamo visto un calo significativo delle prestazioni ed è diventata un’esperienza inferiore alla media. Questo perché i driver della GPU non sono pienamente supportati da Linux, non permettendo la decodifica hardware.
Ciononostante, consultando le statistiche per nerd di YouTube, abbiamo notato che a 1080p i frame non riprodotti non hanno superato i 100 (su un video di 40 minuti).
Retroconsole con Android 11
L’installazione di Android avviene sempre attraverso OOWOW. L’immagine di Android è quella stock, prelevata direttamente dal repository AOSP e ottimizzata per la piattaforma hardware. L’interfaccia utente non è stata modificata in alcun modo e, considerando che Android è pensato solamente per smartphone e tablet, non ci siamo trovati proprio a nostro agio.
Ci sono solo poche app preinstallate con AM Player, un programma di installazione APK, un browser di file e ovviamente le Impostazioni. Nessun Google Play o servizi Google.
Fortunatamente fra le impostazioni è presente il supporto HDMI CEC, così da poter navigare fra le varie icone con il telecomando della TV. Se si dovesse decidere di usare il VIM4 come media player, questa funzione sarebbe estremamente utile. Nel nostro caso abbiamo utilizzato immediatamente il controller Gamesir G7 SE.
Il primo passo che abbiamo compiuto in Android è quello di collegare un HDD esterno dove avevamo precedentemente scaricato gli APK di tutti gli emulatori necessari e l’intera libreria di giochi in nostro possesso.
Da lì abbiamo proceduto con l’installazione di NetherSX2 (versione con patch di AetherSX2) per i giochi PS2, DuckStation per i giochi PSX, di PPSSPP per i giochi PSP e di RetroArch per tutte le altre console da emulare. Infine, è stato il turno del front end Daijishou.
Messo a punto tutta la configurazione iniziale di emulatori e front end, è stato il momento di aprire il nostro vaso della nostalgia con 40 anni di titoli videoludici. E che risultati!
Qualsiasi titolo provato ha funzionato alla grande, con un frame rate stabile nei 60 FPS. Questo grazie alla GPU ARM Mali-G52 MP8(8EE) e ai driver completamente supportati (a differenza di Linux) e al supporto pieno alle librerie OpenGL e Vulkan.
Volendo spingere le prestazioni oltre quello che credevamo fossero i limiti del VIM4, abbiamo anche installato NethesSX2 per l’emulazione dei giochi PS2. E sebbene nei titoli 3D più complessi abbiamo effettivamente faticato, nei giochi più semplici come ad esempio Tekken 6 oppure con Gran Turismo 4 le prestazioni sono state al limite dell’accettabile.
Temperature
Le temperature meritano un discorso a se: di base il Khadas VIM4 viene spedita così com’è, senza alcun dissipatore o ventola. E questo è un problema perché l’utilizzo “nudo” della SBC fa salire immediatamente le temperature oltre i limiti che causano uno spegnimento di emergenza.
Installando solamente un dissipatore passivo in alluminio sul SoC migliora le cose ma di poco, visto che una riproduzione di Youtube in 4K per circa 10 minuti ha spinto la temperatura della CPU oltre i 90 gradi, proprio al limite dello spegnimento di emergenza.
Per poter invece godersi appieno questa SBC anche come retro console, è essenziale munirsi del dissipatore passivo e della ventola di raffreddamento (l’azienda, in fase di acquisto, propone la propria versione). Questa soluzione combinata permettono di rimanere sempre e comunque sotto i 60 gradi (ben al di sotto dei limiti di 100 gradi).
Conclusioni
Il Khadas VIM4 è al momento la scheda SBC più potente che abbiamo testato, con prestazioni ideali sia in riproduzione video che in emulazione. Il tutto con l’aggiunta della facile installazione dei sistemi operativi tramite l’utility OOWOW.
Il prezzo però di 179 euro a cui viene proposta è abbastanza alto e molto simile a uno dei tanti mini PC con CPU Intel x86 che offrono molta più flessibilità di utilizzo. Si sale addirittura a 209 euro se si opta per la versione con dissipatore attivo.
Probabilmente il prezzo è destinato a scendere durante le festività di Natale e, se raggiungesse livelli intorno ai 120 euro, potremmo anche consigliarne l’acquisto. Ma a prezzo pieno il nostro consiglio è quello di volgere la vostra attenzione verso altre SBC o mini PC Intel x86.