A stretto giro di ruote dalla nostra prova della SBC Orange Pi Zero 2W, siamo riusciti a mettere le mani sull’altrettanto nuova Orange Pi 3B basata sul SoC Rockchip RK3566. Ed esattamente come la versione Zero 2W è pensata per competere con la Raspberry Pi Zero 2W, anche Orange Pi 3B è pensata per essere l’alternativa alla Raspberry Pi 3B+. Ciò significa che ha lo stesso form factor ma un hardware del tutto diverso che, come vedremo, è più potente.
Nomi confusionari e poco chiari
Sul proprio sito web, l’azienda offre lo stesso hardware dell’Orange Pi 3B anche sotto forma di Orange Pi Compute Module 4, un system-on-module (SoM) meccanicamente ed elettricamente compatibile con il Raspberry Pi CM4. Immaginiamo che il nome sia dovuto al concorrente più famoso ma ciò potrebbe creare confusione alle persone.
Per aggiungere ulteriore confusione, facciamo presente che la nuova Orange Pi 3B non ha nulla a che fare con l’Orange Pi 3 introdotta nel 2019 con un processore Allwinner H6 e un fattore di forma diverso (seguito poi da una versione LTS nel 2021).
Orange Pi 3B | Scheda tecnica
- SoC – Rockchip RK3566
- CPU – Quad-core Cortex-A55 @ fino a 1.8 GHz
- GPU – Arm Mali-G52 2EE GPU con supporto per OpenGL ES 1.1/2.0/3.2, OpenCL 2.0, Vulkan 1.1
- NPU – 0.8 TOPS AI con supporto per Caffe, TensorFlow, TFLite, ONNX, PyTorch, Keras, Darknet
- VPU
- 4Kp60s H.265, H.264, VP9 decoder video
- 1080p100 H.265 endoder video
- 1080p60fps H.264 endoder video
- Produzione – 22nm
- Memoria RAM – 2GB, 4GB o 8GB LPDDR4/4x
- Storage
- eMMC (16GB, 32GB, 64GB, 128GB o 256GB)
- 16MB or 32MB SPI flash
- Connettore M.2 M-Key per SATA III o PCIE 2.0 NVMe SSD
- MicroSD
- Video Output – HDMI 2.0 fino a 4Kp60, 2-lane MIPI DSI, eDP 1.3
- Camera I/F – 2-lane MIPI CSI connector
- Audio – jack audio da 3.5mm, digital audio output via HDMI
- Networking
- Gigabit Ethernet RJ45 tramite YT8531C transceiver
- Dual-band WiFi 5 e Bluetooth 5.0 attraverso il modulo CDTech 20U5622 (Allwinner AW859A)
- USB – 1x USB 3.0, 2x USB 2.0, 1x USB-C 2.0
- Espansione – GPIO da 40 pin compatibile con Raspberry Pi, UART, SPI, I2C, PWM
- Altro
- Tasto MaskRO, Reset e Power
- 2-pin 5V fan connector
- 2-pin RTC battery connector
- Alimentazione
- 5V/3A via USB Type-C
- Rockchip RK809-5 PMIC
- Dimensioni – 85 x 56 mm
- Peso – 49 grammi
Sistemi operativi disponibili e difficoltà di installazione
Orange Pi fornisce un lungo elenco di sistemi operativi compatibili: da un’immagine di Android 11 a Ubuntu 22.04 e Ubuntu 20.04, passando per Debian 11, Debian 12, OpenHarmony 4.0 Beta1, Orange Pi OS (Arch) e Orange Pi OS (OH) basato su OpenHarmony. Dal momento che il supporto software non può essere portato avanti dagli sviluppatori delle rispettive distro Linux (nel cui kernel non sono presenti i driver del SoC RK3566), è improbabile che tutte queste immagini ottengano un valido livello di supporto, quindi gli utenti dovranno trovare quale funziona meglio per loro.
Nel nostro caso, dopo aver usato la Orange Pi Zero 2W come filtro per la privacy e la sicurezza di rete grazie a Pi-hole, l’idea era quella di utilizzare l’immagine di Android 11 (in cui i driver della CPU e della GPU sono pienamente supportati) per trasformare la Orange Pi 3B in una retroconsole.
Diciamo l’idea perché tra il “volere” e il fare, per la Pi 3B, ci sono di mezzo un sacco fra driver e programmi da installare sul computer per poter anche avviare Android. Se ciò non bastasse, non siamo riusciti a installare Android sulla eMMC dopo due pomeriggi interi di tentativi (apparentemente è necessario un cavo da USB-A a USB-A introvabile e non va bene nemmeno un comunissimo da USB-A a USB-C).
Stanchi e delusi, abbiamo ripiegato sull’utilizzo di una microSD per installare Android.
40 anni di giochi nel palmo della mano
La nostra scelta di utilizzare Orange Pi 3B come una retroconsole per l’emulazione dei giochi non sarebbe potuta essere migliore.
Non essendo presente il supporto al Google Play Store, abbiamo dovuto scaricare i file APK degli emulatori e del front end per poi installarli manualmente sulla SBC. Nel nostro caso abbiamo deciso di usare emulatori stand alone come DuckStation (PSX) e PPSSPP (PSP) e abbinarli poi con un front end con grafica adattata all’uso su TV come Daijishō (quest’ultimo è, tra l’altro, compatibile anche con i Retro Achievements, ovvero i trofei simili a quelli di Sony su PS4 e PS5).
Una volta configurato il tutto, è stato il momento di caricare le ROM dei giochi a bordo.
Fatto ciò, l’ultima “non” configurazione che abbiamo dovuto fare è stato il collegamento di un controller. Nel nostro caso abbiamo utilizzato il controller wireless Gamesir T4 Cyclone Pro.
Potrebbe sembrare tutto difficile ma l’intero processo di configurazione ci ha richiesto non più di 10 minuti.
Va bene la configurazione e l’installazione degli emulatori ma come si comporta alla fine l’Orange Pi 3B con il retrogaming? Ottimamente a patto di non andare oltre i giochi per PSX, Nintendo 64 e PSP.
Il Rockchip RK3566 non è il più potente dei SoC disponibili sul mercato ma, grazie alla GPU Arm Mali-G52 2EE e al pieno supporto per le API OpenGL ES 1.1/2.0/3.2, OpenCL 2.0 e Vulkan 1.1, non ha alcun problema a gestire il 99% dei giochi delle prime 7 generazioni di console.
Con “nessun problema” intendiamo la riproduzione dei giochi a 60 FPS con moltiplicatore della risoluzione fissato a 3X o 5X (720p o 1080p). L’unico gioco in cui abbiamo riscontrato problemi è God of War: Chains of Olympus per PSP, notoriamente conosciuto per essere il più pesante e mettere in difficoltà molte SBC e mini PC che tentano di emularlo.
Abbiamo provato, giusto per curiosità, a utilizzare AetherSX2 per emulare i giochi PS2. Tuttavia, seppur i giochi vengono avviati, le prestazioni non sono affatto soddisfacenti, con la maggior parte dei titoli che abbiamo provato che non arrivava a superare i 20 FPS.
Conclusioni
La potenziale flessibilità di utilizzo della Orange Pi 3B si scontra con quello che è il supporto a livello di ecosistema da parte dell’azienda. L’obiettivo di copiare la Raspberry Foundation a livello hardware c’è ed è anche super. Ma purtroppo manca un supporto software che sia all’altezza.
Per quanto riguarda il prezzo, la disponibilità della SBC è immediata attraverso Aliexpress dove può essere acquistata a:
- 42 euro nella versione con 2GB di RAm e 8GB di eMMC
- 42 euro nella versione da 4GB di RAM
- 54 euro nella versione da 8 GB di RAM
- 74 euro nella versione da 8 GB di RAM e 256 GB di eMMC