Negli ultimi anni, YouTube ha ripetutamente affermato e dimostrato che i video in formato breve sono una grande priorità. Un nuovo rapporto rivela però che esistono preoccupazioni interne riguardo al fatto che YouTube Shorts possa cannibalizzare il core business dei video di lunga durata.
Secondo il Financial Times, lo staff senior di YouTube, in occasione di recenti riunioni strategiche, ha “discusso il rischio che i video di lunga durata, che producono maggiori entrate per l’azienda, stiano ‘svanendo’ come formato”. I dati interni mostrano che i creatori “realizzano meno video di lunga durata, spinti dalla mancanza di appetito dei consumatori”.
Senza YouTube Shorts, sarebbe la fine della piattaforma
Questo cambiamento ha un impatto sulle entrate pubblicitarie, con video più lunghi che consentono più pubblicità e una “percentuale di clic più elevata sugli annunci sui siti di e-commerce”. Come gli spettatori, anche gli inserzionisti però preferiscono i contenuti in forma breve quando commissionano il posizionamento dei prodotti.
Ciò avviene perché YouTube ha segnalato un calo delle entrate pubblicitarie per tre degli ultimi quattro trimestri, anche se c’è stato un aumento negli utili più recenti. Come conseguenza, il sito ha iniziato a prendere provvedimenti contro gli ad blocker, mentre YouTube Premium ha visto un aumento dei prezzi negli Stati Uniti.
In definitiva, la preferenza dei consumatori per i video in formato breve è chiara, e anche YouTube Music sta abbracciando questo formato con i Samples, nonostante non siano presenti contenuti generati dagli utenti.
YouTube ha dovuto abbracciare il formato o perdere terreno rispetto a TikTok e Instagram Reels, ma ora stiamo iniziando a vedere l’impatto a lungo termine del cambiamento comportamentale.