Nanoleaf si è fatta un nome con i suoi pannelli luminosi accattivanti, interattivi e modulari. In passato abbiamo avuto la fortuna di testare i Nanoleaf Canvas, i Mini Triangles e le Lines. Ora, per completare un po’ il set, vi proponiamo la recensione approfondita delle Nanoleaf Shapes Hexagons.
Tecnicamente i Mini Triangles fanno parte della stessa famiglia degli Hexagons, dal momento che condividono lo stesso connettore a bottone. Infatti, è possibile abbinare le due forme per delle creazioni ancora più particolari.
La serie Shapes, tra cui Hexagon, vanta tre innovazioni chiave rispetto alle Canvas. Per cominciare, i pannelli Shapes vantano i nuovi “connettori a bottone” bloccabili che sono molto più sicuri dei connettori a scorrimento forniti con i pannelli luminosi quadrati Canvas. Inoltre, i pannelli Shapes sono dotati di piastre di montaggio a scatto separate, il che significa che non è più necessario fissare o avvitare i pannelli luminosi direttamente alla parete. Infine, come detto in precedenza, diverse forme della serie Shapes sono compatibili tra loro.
Pro
Contro
Caratteristiche fisiche
Con delle dimensioni di 20 cm in altezza, 23 cm in larghezza e uno spessore di 1 cm (ogni latyo misura 11,4 cm, mentre il peso per pannello è di 208 grammi), le Nanoleaf Shapes Hexagons non sono certamente piccole. Si tratta infatti del modello più grande presente nella lineup dell’azienda.
Lo Starter Pack che abbiamo testato è composto da 5 Hexagons, altrettanti connettori a bottone, un controller che funziona da centro di gestione (è lo stesso delle altre forme Shapes e ognuno può gestire fino a 500 pannelli) e un alimentatore da 42W (utile per alimentare fino a 21 pannelli) con cavo da 2,5 metri. È possibile tuttavia optare per una configurazione con più pannelli (dal costo maggiore) per avere maggiore flessibilità nella scelta del design.
Ogni pannello riesce ad emettere 100 lumen con un colore personalizzabile che va dai 1200K ai 6500K (più di 16 milioni di colori). Il consumo massimo dichiarato è di 2W, con una vita stimata in 25.000 ore.
Inoltre, i pannelli Shapes Hexagons reagiscono al tocco, consentendoti di regolare le luci o giocare usando la funzione touch. Allo stesso modo, reagiscono anche al suono e alla musica grazie alla funzione Rhythm incorporata.
Considerato però che i nastri forniti sono limitati, il consiglio migliore che possiamo darvi (e che abbiamo ricevuto in passato da altri utenti che hanno acquistato queste luci smart) è quello di creare la forma che vorrete creare dapprima su un letto (sfruttando magari il configuratore sviluppato da Nanoleaf sul sito web o direttamente dall’applicazione) e poi, sicuri di dove vada ogni pannello col rispettivo connettore, procedere al fissaggio a muro.
Installazione a parete delle Nanoleaf Shapes Hexagons
Temevamo l’effettivo processo di attaccare gli Hexagon al muro ma, grazie anche all’esperienza acquisita con i Mini Triangles, si è rivelato un processo più semplice di quanto ci aspettassimo.
Innanzitutto, si deve pulire accuratamente l’area del muro in cui si pianifica di montare i pannelli (ho saltato quel passaggio, shhh!). Quindi si attacca il nastro adesivo alla placchetta di montaggio (che viene fornita pre-agganciata in ciascun pannello), si aggancia il connettore (o i connettori, in base alla forma da voler creare) e si preme il pannello sulla parete dove si desidera che vada, tenendolo in posizione per 30 secondi per metterlo in sicurezza.
Dopodiché, basta ripetere il procedimento per ulteriori pannelli (anche di forma diversa), facendo agganciare i connettori di collegamento mentre si procede. Se si desidera installare gli Hexagons su un muro di mattoni o su delle mattonelle, Nanoleaf consiglia di montarli con i tasselli (le piastre di montaggio sono preforate, ma non ci sono viti nella confezione).
C’è da dire che anche con un muro tradizionale, bisogna avere delle accortezze nel procedere con il nastro adesivo: non è stato il caso delle Hexagon ma con i Nanoleaf Canvas che avevo fissato precedentemente e il calore che sta incominciando a farsi sentire qui in Sicilia, abbiamo notato che le mattonelle stavano per venir giu. Insomma, se abitate in luoghi in cui il caldo si fa sentire durante l’anno, probabilmente l’uso dei fisher è un’idea da non scartare, anche se rende il lavoro un po’ più tedioso.
Con il nastro fornito in dotazione, se si desidera rimuovere un pannello, si può fare staccandolo dalla piastra di montaggio, quindi tirando per il lungo il nastro di montaggio da dietro la piastra.
Configurazione nell’app
Nanoleaf ha fatto un ottimo lavoro nell’unificare il processo di configurazione, così come anche il processo di personalizzazione dei colori e della luminosità, indipendentemente dal tipo di prodotto utilizzato.
Ciò significa che configurare le Nanoleaf Canvas, le Lines o le Shapes comporta lo stesso identico precedimento. Anche l’abbinamento con Google Assistant e Amazon Alexa avviene allo stesso modo. A tal ragione, vi rimandiamo alla nostra recensione delle Nanoleaf Canvas (le prime che abbiamo avuto modo di provare) dove spieghiamo in maniera dettagliata come eseguire la prima configurazione dall’app.
Esperienza d’uso delle Nanoleaf Shapes Hexagons
Provenendo dalle Nanoleaf Canvas e dalle Lines, dobbiamo dire che non c’è stato un effetto WOW. Tuttavia, riconosciamo che la grandezza dei pannelli, abbinati alla flessibilità di poterli combinare con le altre Shapes (come abbiamo fatto noi), permettono di avere un’esperienza di utilizzo tanto bella e divertente quanto personalizzabile.
Certo, con solo 5 pannelli le forme da poter creare sono limitate ma, se vorrete andare oltre ed acquistare i kit di espansione, potrete realizzare uno spettacolo di illuminazione personalizzata.
Grazie poi all’intergrazione con la piattaforma Home Assistant, siamo riusciti a inserire le Nanoleaf Shapes Hexagons nella nostra smart home in maniera semplice ed immediata. Nel nostro caso, le abbiamo inserite in un’automazione che le fa accendere ogni qualvolta qualcuno suona il citofono. In questo modo abbiamo un’indicazione sia sonora (il campanello) che visiva.
Avendole poi posizionate nel soggiorno, usando il modulo Rhythm integrato insieme con la il sonoro della TV abbiamo creato un’atmosfera sempre nuova e avvincente a seconda del tipo di programma guardiamo. Pur essendo stato pensato per la musica infatti, abbiamo trovato che il modulo Rhythm funziona alla grande anche con i programmi TV.
Conclusioni
Il nostro pesniero sulle Nanoleaf Shapes Hexagons è lo stesso che abbiamo per gli altri prodotti della gamma: non si tratta di un qualcosa di essenziale e nemmeno tanto economico (129 euro per lo Starter Pack). Tuttavia, per chi vuole dare un’atmosfera più “hi-tech” alla propria stanza attraverso un’illuminazione colorata che fa pure design, con i prodotti Nanoleaf non sbaglierete.
Sul discorso poi di quale forma scegliere della serie, questo sta alle vostre preferenze. Avendo provato anche le Canvas quadrate, i Mini Triangles e le Lines, a nostro avviso il modello Hexagons insieme alle Lines sono quelli che danno l’effetto migliore.