Ci sono pochi marchi di software con una storia così ricca come Winamp. Il programma è stato lanciato per la prima volta nel lontano 1997 con un’interfaccia senza fronzoli ma altamente personalizzabile: era sicuramente uno dei migliori lettori musicali in circolazione. Supportava una varietà di formati e in particolare offriva una vasta gamma di skin, visualizzatori e persino plug-in che non facevano altro che aggiungere ulteriori personalizzazioni o arrivare fino al supporto per più formati di file.
Ora, il popolare lettore musicale sta arrivando su Android come risultato di un enorme rinnovamento, ma probabilmente non sarà quello che ti aspettavi.
Il nuovo Winamp è un misto fra Patron e Spotify
Winamp, che ora è di proprietà di una società chiamata Llama Group, ha annunciato un’enorme rivoluzione con il lancio di una versione rinnovata del proprio servizio.
Si inizia con un nuovissimo lettore online che, a dire il vero, non assomiglia affatto alla versione originale di Winamp. Nel terzo trimestre, questo sarà ulteriormente ampliato con app mobili anche su iOS e Android, presumibilmente seguendo lo stile grafico di questa versione rinnovata.
In effetti, il nuovo approccio di Winamp è più simile a quello di Spotify o Apple Music, tranne che con una svolta diversa. Invece di abbonarti al servizio per ottenere l’accesso all’intera libreria di canzoni dell’azienda, puoi iscriverti agli artisti che desideri individualmente e supportarli in questo modo.
È una specie di mix tra Patreon e Spotify, il che è fantastico, tranne per il fatto che non ha praticamente nulla a che fare con il Winamp che conoscevamo e amavamo. Anche la libreria non è vasta in questo momento, con gli unici artisti disponibili che sono un gruppo di band e cantanti indie europei e vietnamiti, i cui cataloghi sono tutti bloccati dietro un paywall di 1 euro al mese.
Potrebbe essere buono se ti piace la musica indie, ma non c’è ancora niente di popolare qui. Alla fine sarai anche in grado di riprodurre musica scaricata localmente e connetterti ad altri servizi di streaming musicale, cosa che potrebbe renderlo un po’ meno imbarazzante.
Anche l’app stessa sembra incompiuta dal momento in cui ti iscrivi, anche se Winamp non la propone esattamente come beta. I creatori saranno in grado di distribuire NFT attraverso la piattaforma.
I fan più sfegatati potrebbero ricordare che Winamp aveva una versione Android anni fa, ma lo sviluppo è stato interrotto durante uno dei tanti recenti cambiamenti di proprietà per Winamp. Dovremo vedere come si evolve, ma in questo momento è un’esperienza strana.