Con il mondo degli auricolari TWS divenuto ormai comune alla maggior parte delle persone, abbiamo pensato di realizzare un confronto sugli ultimi due modelli che abbiamo testato a fondo: Nothing Ear (2) vs Huawei Freebuds 5i.
Design ed estetica
Dal punto di vista dell’estetica, la sfida Nothing Ear (2) vs Huawei Freebuds 5i non potrebbe essere più distante. Mentre le prime adottano un design trasparente sia per gli auricolari che per il case quadrato, continuando sullo stesso linguaggio di design dell’anno scorso, le Huawei Freebuds 5i sono un po’ più tradizionali con una finitura lucida e un case a forma di ovetto.
Ovviamente non possiamo dare un giudizio oggettivo per quanto riguarda l’estetica in quanto ognuno ha i propri gusti. Noi personalmente tuttavia apprezziamo i Nothing Ear (2) con la stravaganza di un case e degli auricolari trasparenti.
Esperienza d’uso quotidiana
Va bene il design ma l’aspetto più importante a nostro avviso è la sensazione di utilizzo nel quotidiano. Sono confortevoli da indossare? Come funzionano i controlli? L’autonomia è sufficiente?
Su questo fronte dobbiamo decretare un pareggio nella sfida Nothing Ear (2) vs Huawei Freebuds 5i, non perché siano uguali in tutto ma perché ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti.
Mentre delle Nothing Ear (2) abbiamo apprezzato la comodità di indossarle costantemente senza avere problemi di fastidi o “paura che cadano” (cosa che non possiamo dire del tutto delle altre), per le Huawei Freebuds 5i abbiamo apprezzato maggiormente il sistema di controlli fatto di swipe e tocchi sugli auricolari.
La scelta di Nothing di passare alla pressione dello stelo per i controlli (in maniera simile a quanto fatto per le Ear Stick) è comprensibile ma non effettiva al 100%. Certo, il nostro utilizzo avviene in Sicilia, dove non è quasi mai tempo di indossare i guanti, motivo per cui non abbiamo mai avuto problemi di sorta con gli swipe delle Huawei Freebuds 5i.
Con un punto a favore dell’uno e uno a favore dell’altra, per quanto riguarda l’autonomia dobbiamo dare un pareggio in quanto, al di là delle ore di durata dichiarate dalle aziende ed effettive, con entrambi i modelli non abbiamo mai avuto il pensiero di non arrivare alla fine della giornata. Anche perché, siamo chiari, chi indossa gli auricolari e ascolta musica, podcast o audiolibri per 6 ore di fila?
Altro pareggio arriva per la cancellazione attiva del rumore, con entrambi i modelli in grado di eliminare gran parte dei suoni ambientali, sia in casa che soprattutto nell’ambiente urbano della città. La qualità raggiunta dai moderni auricolari TWS è davvero eccezionale.
Qualità audio
Abbiamo lasciato il confronto sulla qualità dell’audio alla fine. Fino a ora abbiamo un sostanzaile pareggio nella sfida Nothing Ear (2) vs Huawei Freebuds 5i ma con il paragrafo sull’audio ecco che l’ago pende un po’ verso le Nothing Ear (2).
Ascoltando la stessa musica, utilizzando lo stesso smartphone e la stessa applicazione, abbiamo trovato che negli auricolari Nothing vi sia una corposità del suono maggiore, con gli strumenti musicali ben distinti e una “non prevalenza” di bassi, medi e alti (soprattutto dopo aver agito sull’equalizzatore).
Ciò non significa che le Huawei Freebuds 5i non suonino bene. Tuttavia, il leggero vantaggio è appannaggio delle Nothing Ear (2).
Prezzo
Nessun confronto sarebbe completo senza la comparazione dei prezzi.
Mentre le Nothing Ear (2) che, come detto, hanno un leggero vantaggio, sono disponibili sul mercato al prezzo di 149 euro, le Huawei Freebuds 5i si possono acquistare a 99 euro.
La differenza così netta di prezzo può essere giustificata? A nostro avviso no, in quanto i due modelli sono simili simili in molte circostanze.