Non c’è dubbio che gli smartphone che attirano maggiormente l’attenzione sono quelli top di gamma con specifiche premium. Tuttavia, per tutte le aziende che non sono Apple, i maggiori profitti derivano dalla vendita di modelli di fascia media e fascia bassa. Ciò significa non integrare il miglior hardware ma fare delle scelte ben precise per avere un buon rapporto qualità prezzo. Detto ciò, dopo un’attenta ricerca e un’attesa per la giusta offerta, ho deciso di acquistare un Realme 9 Pro 5G al prezzo scontato di 239,90 euro per mio padre che ha delle esigenze ben precise. Chiaramente prima di darlo a lui ne ho approfittato per utilizzarlo qualche giorno e darmi la possibilità di fornirvi le mie impressioni d’uso.
Unboxing
Gli smartphone degli ultimi anni non hanno praticamente nulla di differente gli uni dagli altri quando si tratta del contenuto della confezione di vendita. Passati da tanto sono gli anni quando i produttori integravano numerosi accessori per migliorare l’utilizzo dei telefoni.
Nel caso del Realme 9 Pro 5G, la confezione di vendita include semplicemente lo smartphone, il caricabatteria da parete, il cavo USB-A / USB-C, la manualistica cartacea e una cover in silicone trasparente (qualcosa che solo i produttori cinesi ancora forniscono).
Design anonimo ed ergonomia accettabile per il Realme 9 Pro 5G
Il Realme 9 Pro 5G non è sicuramente uno smartphone piccolo. Con delle dimensioni di e un peso di, lo smartphone si sente decisamente in mano durante l’utilizzo. Fortunatamente l’ergonomia è abbastanza buona, con una presa confortevole e un posizionamento dei pulsanti fisici pensato bene.
A questo proposito, segnaliamo che i tasti del volume si trovano sul bordo sinistro mentre il tasto di accensione in cui è incastonato il sensore di impronte, è posto sul bordo destro.
L’unico appunto che possiamo fare è il poco rilievo dato al tasto di accensione che, con il pollice, risulta essere difficile da trovare al primo colpo in quanto ha la stessa texture e la stessa altezza del resto del bordo. Questo problema può essere completamente utilizzando la cover in silicone in confezione, la quale alza il bordo e lascia il tasto leggermente più in basso.
Per il resto, sulla parte inferiore trovano spazio l’unico speaker di sistema, il microfono principale, la porta USB-C e il jack audio da 3,5mm; superiormente trova spazio solo il secondo microfono mentre il carrellino della doppia SIM si trova a sinistra (reso inaccessibile dalla cover).
Display nella media
Con la tecnologia OLED ormai predominante negli smartphone, non nascondo che inizialmente, quando ho acquistato lo smartphone e prima di riceverlo, ho storto il naso alla presenza di uno schermo LCD, seppur col refresh rate a 120Hz. Ho subito pensato che si tratta di una delle aree in cui Realme ha tagliato un po’ i costi.
E seppur questo sia vero, dopo qualche giorno di uso mi sono ricreduto. La qualità dello schermo non è ottima, così come anche gli angoli di visione, ma è comunque accettabile per la fascia di prezzo.
Nel paragrafo iniziale ho detto che mio padre, colui che andrà a usare lo smartphone, ha delle esigenze ben precise: comodo utilizzo all’esterno, prevalentemente con la riproduzione di video in streaming, per diverse ore al giorno.
Detto ciò, la prima esigenza viene coperta abbastanza bene con uno schermo luminoso il giusto per permettere di visualizzare i contenuti senza troppe difficoltà.
Come al solito in questa fascia di prezzo, la precisione del colore non è delle migliori, con bianchi e grigi che hanno una notevole sfumatura bluastra. La modalità colore naturale non corregge i bianchi tendenti al blu, ma attenua il resto dei colori.
Ora parliamo del controllo della frequenza di aggiornamento. Realme afferma di aver implementato un controllo granulare della frequenza di aggiornamento a seconda dello scenario. Le immagini statiche dovrebbero impostare il display in modalità 30Hz, i film e i video funzionano a 48Hz (il che ha senso perché di solito sono a 24fps), la riproduzione TV (qualunque cosa significhi) dovrebbe essere a 50Hz, i giochi dovrebbero essere riprodotti a 60 o 90Hz e tutto il resto funziona a 120Hz.
Prima di passare oltre, segnaliamo che Realme ha deciso di differenziare il modello Pro 5G che ho acquistato con quello Pro Plus 5G, nel quale adotta un display AMOLED con un refresh rate più limitato a 90Hz.
Prestazioni stranamente positive e superiori alla fascia di prezzo
La scelta di Qualcomm per i nomi commerciali dei suoi SoC lascia un po’ a desiderare. Lo Snapdragon 695 presente sul Realme 9 Pro 5G appartiene tecnicamente alla serie 6xx di fascia bassa ma, quando si guarda alla scheda tecnica prima e alle prestazioni dopo, ci si accorge subito che potrebbe benissimo appartenere alla serie 7xx. In altre parole, si hanno delle prestazioni decisamente ottime all’interno di uno smartphone di fascia bassa.
L’intelligente abbinata con memoria LPDDR4X e memoria UFS 2.2 non fanno altro che consolidare le prestazioni dello smartphone.
Realme 9 Pro 5G | Scheda tecnica
- SoC: Qualcomm Snapdragon 695
- display: LCD Full HD+ da 6,6 pollici, frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz
- memorie: 8 o 6 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione, espandibile tramite schede microSD fino a 1 TB
- fotocamere
- posteriore principale: 64 MP
- posteriore ultra-grandangolo: 8 MP f/2,2
- posteriore macro: 2 MP f/2,4
- anteriore: 16 MP
- connettività: 5G, Wi-Fi Dual-band, Bluetooth 5.0
- ingressi: USB-C, jack audio da 3,5 mm
- lettore di impronte: laterale
- batteria: 5.000 mAh, ricarica rapida Dart da 33 W
- interfaccia: Realme UI 3.0 basata su Android 12
- colori: Sunrise Blue, Aurora Green, Midnight Black
Fotocamera
La qualità fotografica è forse l’unico aspetto in cui è necessario spendere tanto per avere tanto. Non è un caso che i migliori cameraphone sono quelli che hanno prezzi di listini a 4 cifre. Ad ogni modo, con il Realme 9 Pro 5G mi sono trovato uno smartphone che fa delle ottime foto in condizioni di illuminazione perfetta (in esterno) ma che comincia a soffrire parecchio quando le luci si abbassano.
La configurazione della fotocamera non è cambiata molto rispetto al Realme 8s 5G, ad eccezione dell’aggiunta della fotocamera ultrawide. Il 9 Pro mantiene la fotocamera principale da 64 MP f/1.8 insieme all’unità macro dedicata da 2 MP f/2.4 e sostituisce il sensore di profondità da 2 MP con una fotocamera da 8 MP f/2.2 con obiettivo ultrawide (FoV di 119 gradi).
Come detto prima, con illuminazione perfetta la gamma dinamica è ampia, la nitidezza è ottima, anche se ci sono piccole tracce di aloni di sovranitidezza.
Le foto con zoom digitale 2x non sono paragonabili alle immagini del teleobiettivo, ma si avvicinano decentemente. La nitidezza diminuisce leggermente e il rumore diventa più evidente sulle aree uniformi, mentre il resto dell’elaborazione è identica alle foto standard non ritagliate.
Gli scatti ultrawide soffrono di gamma dinamica limitata, rumore, colori sbiaditi e mancanza di nitidezza. Una nota più positiva, la distorsione delle parti esterne è quasi completamente curata dall’algoritmo.
La modalità Notte dedicata schiarisce notevolmente le foto in condizioni di scarsa illuminazione e bilancia luci e ombre. I dettagli fini nelle ombre sono più visibili mentre le sorgenti luminose sembrano contenute. C’è un notevole aumento della nitidezza e un tocco in più di colore ma il rumore digitale è comunque presente e visibile.
Autonomia stellare per Realme 9 Pro 5G
L’ultima esigenza che viene soddisfatta dal Realme 9 Pro 5G è l’autonomia. Con un display alla massima luminosità per diverse ore al giorno è necessario uno smartphone che non solo abbia una batteria molto capiente ma anche un’accoppiata hardware e software molto ottimizzata ed efficiente. Ebbene, questo aspetto è senza dubbio il cavallo di battaglia dello smartphone.
Indipendente dal tipo di utilizzo (col refresh rate del display impostato a 60 Hz), nei giorni in cui ho utilizzato lo smartphone non solo sono sempre riuscito ad arrivare a sera ma anche ad inoltrarmi nella seconda giornata:
- Quando abbiamo testato il SoC Snapdragon 695 e la qualità fotografica, le 15.00 del secondo giorno sono state “la fine del viaggio”;
- di contro, con un utilizzo più moderato fatto soprattutto di riproduzione video e musica in streaming, insieme con social e messaggistica, sono arrivato alla fine del secondo giorno (alle 20.00) con un 10-15% residuo.
Segnaliamo anche che i tempi di ricarica non sono male, con il caricabatterie incluso in confezione che permette di raggiungere da 0 al 50% in soli 30 minuti e fino al 100% in 70 minuti.
Conclusioni
Al prezzo di listino di 349,90 euro probabilmente non avremmo acquistato il Realme 9 Pro 5G in quanto la concorrenza offre qualcosina di più in quella fascia di prezzo. Tuttavia, avendo approfittato dell’offerta a 239,90 (tecnicamente 229,90 visto che avevo un buono sconto da 10 euro) sono rimasto soddisfatto dell’acquisto e sicuramente lo consiglio anche a voi.