Google ha iniziato a prendere i preordini per il Pixel 6a, con le vendite ufficiali previste per il 28 luglio. Inizialmente preannunciato a maggio, rappresenta un’interessante aggiornamento per la linea “a”, in quanto utilizza lo stesso Tensor SoC presente sui top di gamma Pixel 6 e Pixel 6 Pro, pur essendo più economico di entrambi.
Nonostante non sia ancora in vendita, Google ha fornito ad alcuni recensori un sample del Pixel 6a e uno di essi, PBK Reviews, ne ha approfittato per disassemblarlo e rivelare com’è fatto all’interno.
È un teardown graduale del nuovo telefono, che rivela tutti i suoi interni. Inizia con una brutta sorpresa, ovvero che l’unità in questione è stata spedita con la cornice dell’obiettivo della fotocamera e la piastra posteriore graffiata e rigata. Per fortuna lo schermo andava bene, poiché è protetto da un foglio di carta, ma questo è chiaramente un problema di controllo qualità piuttosto grave in fabbrica.
Ad ogni modo, il primo passaggio dello smontaggio è la rimozione dello schermo, che rivela che il sensore di impronte digitali è attaccato al pannello del display. C’è un grande pezzo di grafite all’interno del Pixel 6a per il dissipamento del calore e staccare la batteria è più facile che per altri smartphone Pixel.
Dopodiché si tratta di rimuovere la scheda principale, con la porta USB-C saldata su di essa, cosa che rende impossibile la sostituzione della sola porta. La buona notizia per i fan degli smartphone di fascia media è che questo ha un vero e proprio sensore di prossimità (non come molti smartphone Xiaomi e Redmi).
Questi ed altri fattori hanno portato PBK Reviews a dare al Google Pixel 6a un punteggio di riparabilità di 7/10. Non è il massimo ma è sicuramente un risultato migliore di molti altri concorrenti.