Insieme ai nuovissimi chipset Snapdragon 8+ Gen 1 e Snapdragon 7 Gen 1 per smartphone, Qualcomm ha presentato anche il suo Wireless AR Smart Viewer. Basato sulla piattaforma Snapdragon XR2, il Wireless AR Smart Viewer di Qualcomm è un reference design che servirà da base ai vari OEM che vorranno sfruttare la piattaforma per realizzare una propria versione di smart glass AR.
Qualcomm afferma che il suo nuovo visore elimina completamente il cavo e offre esperienze di realtà aumentata virtualmente prive di ritardi utilizzando un sistema Qualcomm FastConntect 6900 completamente integrato e la nuova suite software FastConnect XR.
Il reference design vanta un profilo più sottile del 40% percento e una distribuzione del peso più equilibrata rispetto ai modelli mostrati in passato. Qualcomm sta campionando il progetto per selezionare OEM e dovremmo vedere occhiali AR di nuova generazione costruiti sulla nuova piattaforma nel prossimo futuro.
Dal punto di vista tecnico, il Qualcomm Wireless AR Smart Viewer è dotato di doppi display binoculari micro-OLED che offrono una risoluzione di 1920 x 1080p per occhio e frame rate fino a 90Hz. Il visore include anche due fotocamere monocromatiche e una fotocamera RGB per consentire il rilevamento della testa a sei gradi di libertà (6DoF) e il rilevamento della mano con riconoscimento dei gesti.
Qualcomm aggiunge inoltre che “il reference design consente a un’architettura di elaborazione divisa wireless di distribuire i carichi di lavoro di elaborazione tra lo smartphone e gli occhiali AR. Per ottenere esperienze AR davvero coinvolgenti, il dispositivo ottiene una latenza <3ms tra lo smartphone e il visore AR. Con la soluzione FastConnect 6900, il progetto offre connettività Wi-Fi 6/6E e Bluetooth senza compromessi, consentendo agli utenti di ricevere le velocità più elevate disponibili in commercio e una maggiore portata“.
Come accennato in precedenza, Qualcomm sta campionando il progetto per selezionare quali OEM sono interessati. Ma l’azienda punta a renderlo ampiamente disponibile nei prossimi mesi anche se al momento non siamo sicuri di quali OEM abbiano accesso anticipato al progetto.