La piattaforma di cloud gaming Google Stadia ha faticato a trovare e tenersi stretta una fetta di videogiocatori. Non essendo basata su Windows, la libreria di Google Stadia ha avuto difficoltà a ottenere i titoli davvero di alto profilo che i giocatori bramano e la mancanza di esclusive avvincenti lo ha reso difficile da vendere. All’inizio del 2022, Stadia sembrava quasi pronto per unirsi a Google+ o Picasa nel cimitero dei progetti Google morti.
Ma ora ci chiediamo se un nuovo progetto potrebbe dare a Stadia la spinta necessaria a issarsi e diventare rilevante e competitivo. I datacenter di Stadia sono basati su un sistema operativo derivato da Linux, il che rende la maggior parte dei giochi per PC inutilizzabili. Google però potrebbe aver escogitato un modo per eseguire giochi Windows su Stadia.
A tal proposito, al suo Games Developer Summit dei prossimi giorni, la società presenterà un “emulatore” Windows per Linux. La sessione per sviluppatori promette una “panoramica della tecnologia alla base della soluzione di Google per l’esecuzione di giochi Windows non modificati su Stadia“.
Forse la cosa più interessante è che la sessione afferma di mostrare come i giochi Windows possono essere eseguiti senza modifiche in questo ambiente di emulazione. Ciò ha il potenziale di semplificare il processo di porting e forse potrebbe anche dare nuova vita a Stadia spalancando le porte della piattaforma, aggiungendo una serie di nuovi titoli tra cui scegliere.
Sembra incredibilmente promettente, ma questo è un mercato feroce. Il cloud gaming sta diventando sempre più popolare e concorrenti come Amazon Luna o Xbox Games Pass offrono molte funzionalità proprie. Maggiore concorrenza è sempre ben voluta dagli utenti ma per Stadia potrebbe essere troppo tardi. O almeno, per il suo ramo consumer, non per quello business in cui Google sta rivolgendo la maggior parte degli investimenti.