Negli ultimi anni alcune delle più importanti nuove funzionalità degli smartphone e miglioramenti delle prestazioni che si possono trovare hanno a che fare con i carichi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale. Quindi non è stata una sorpresa quando Google e Qualcomm hanno annunciato l’anno scorso che stavano pianificando di rendere aggiornabili le Neural Networks API che alimentano queste funzionalità su Android tramite Google Play Services. Sfortunatamente, sembra che quei piani siano stati abbandonati.
Secondo le modifiche recentemente apportate all’AOSP Gerrit, individuate da Mishaal Rahman di Esper.io, Google sta rinunciando alle Neural Networks API aggiornabili che avrebbe funzionato tramite un modulo APEX fornito dal Play Store. Google non ha spiegato perché sta rinunciando al cambiamento, ma un’API aggiornabile avrebbe chiari vantaggi. L’aggiornamento dei componenti del sistema operativo separatamente dal sistema nel suo insieme è sempre un vantaggio per correggere tempestivamente le falle di sicurezza senza attendere che i produttori forniscano gli aggiornamenti. Ma significa anche che nuove funzionalità e miglioramenti possono essere trasferiti più facilmente su hardware più vecchio.
Per chi non lo sapesse, le API sono il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con il sistema, le applicazioni e il relativo hardware. Per la maggior parte degli sviluppatori di software i giorni in cui si scrivevano righe e righe di codice partendo da zero sono ormai lontani. Ora l’hardware ha diversi livelli di astrazione oltre a quelli che rendono il processo molto più semplice e universale, migliorando allo stesso tempo la sicurezza e le prestazioni.
Le Neural Networks API (NNAPI) di Android consentono agli sviluppatori di sfruttare vari metodi di calcolo eterogenei (un modo elegante per dire diversi componenti hardware che calcolano le cose in modi diversi) per carichi di lavoro specifici dell’IA.
Molti chipset recenti hanno componenti dedicati solo per carichi di lavoro di machine learning specializzati. Con le NNAPI significa che gli sviluppatori non devono preoccuparsi di nulla di tutto ciò, e quando devono svolgere un’attività, l’API e il software sottostante assicurano che finisca nel posto giusto per farlo al meglio senza problemi.
Questa modifica non significa necessariamente che Google non renderà le API di machine learning una parte aggiornabile del sistema in un secondo momento tramite altri mezzi, ma solo che l’approccio pianificato in precedenza non avverrà più.