Piaccia o no, il “metaverso” è la prossima tendenza che ogni grande azienda tecnologica sta inseguendo. Mentre la giuria è ancora indecisa se cambierà o meno con successo il mondo, sta attirando l’attenzione da luoghi che potreste non aspettarvi. Mentre Facebook ha cambiato marchio per vendere la sua visione del futuro, Google sta cercando di creare un proprio metaverso, il tutto riportando in vita i Google Glass dopo il tentativo fallito degli anni 2010.
Secondo un nuovo rapporto del New York Times, la società dietro Android sta usando la sua recente acquisizione di North per lasciare il segno negli spazi virtuali. Google ha acquistato il produttore di smartglass nell’estate del 2020 dopo che non è riuscito a introdurre un successore al suo gadget iniziale mentre lavorava sotto Intel. All’epoca non era chiaro cosa intendesse fare la società con North, anche se ora sembra che un successore dei Google Glass potrebbe essere effettivamente in lavorazione insieme a un metaverso software.
Sebbene North stesse lavorando ad altri progetti quando è stata acquisita, i suoi gadget più notevoli sono stati senza dubbio gli Smart Glasses che abbinavano lenti da vista a un display proiettato. Con un microfono integrato e controlli ad anello da indossare al dito, gli occhiali intelligenti funzionavano come un display a comparsa, avvisando delle notifiche in arrivo o dando le indicazioni per una navigazione passo passo durante una passeggiata.
È una visione per il futuro che Google ha avuto per quasi un decennio dopo aver lanciato per la prima volta i Google Glass per sviluppatori nel 2013. Sebbene una versione commerciale non abbia mai avuto successo, sembrava anche il tipo di progetto a cui l’azienda potesse tornare dopo che la tecnologia alla base fosse migliorata. Questa tendenza del metaverso potrebbe essere il momento perfetto per Google per riprovarci e la sua acquisizione del Nord potrebbe renderlo possibile.
Il rapporto di oggi arriva solo un paio di settimane dopo che la società ha effettuato un’assunzione di alto profilo in questo spazio, con un precedente dipendente di Oculus ora posto a capo dello sviluppo di un sistema operativo AR. Tutti i segnali indicano alcuni importanti progressi in questo ambito, anche se resta da vedere se vedremo o meno nuovo hardware nel 2022.