Siamo certi di un paio di cose riguardanti i prossimi Google Pixel 6 e 6 Pro: il design (svelato ufficialmente da Google), il fatto che utilizzeranno un SoC Tensor personalizzato e sviluppato in collaborazione con Samsung e che il gigante tecnologico coreano fornirà anche la fotocamera principale da 50 MP. Tuttavia, non avevamo molto sulle prestazioni del chipset fino ad ora. Su Geekbench infatti è apparso un test che ci fornisce alcuni dettagli extra al riguardo.
I punteggi single e multi-thread non sono impressionanti (rispettivamente 414 punti e 2074 punti), ma bisogna tenere presente che questa è probabilmente solo un’unità di pre-produzione, quindi le prestazioni saranno probabilmente diverse al momento del rilascio.
Più importante è la configurazione della CPU. Il test mostra un cluster di tre core: due grandi core che funzionano a 2,80 GHz, altri due a 2,25 GHz e quattro core ad alta efficienza energetica a 1,80 GHz. È altamente improbabile che due core Cortex-X1 si adattino allo stesso chip, quindi probabilmente stiamo guardando due coppie di core Cortex-A78 e quattro core Cortex-A55.
Sul fronte della GPU, abbiamo la GPU Mali-G78, che è la stessa utilizzata nell’Exynos 2100 di quest’anno. E non è una sorpresa dato che le voci precedenti suggeriscono che Samsung fornirà anche il modem mmWave 5G.
Il sistema operativo su cui è stato testato il Google Pixel 6 Pro è ovviamente Android 12, il cui rilascio dovrebbe anticipare solo di una decina di giorni la presentazione ufficiale dello smartphone. Ultimo, ma non meno importante, abbiamo 12 GB di RAM sull’unità testata, anche se probabilmente Google offrirà anche una versione più economica con 8 GB.
C’è da dire che la vera novità dei Google Pixel 6 e 6 Pro sarà più l’ottimizzazione fra hardware e software che nelle prestazioni nude e crude.