Asus è una delle poche aziende che, dopo aver provato l’utilizzo di una Flip Camera a bordo di uno smartphone, ha deciso di continuare su quella strada implementandola anche sui modelli di generazione successiva. L’anno scorso abbiamo provato con piacere lo Zenfone 7 che ci ha sorpreso non solo per le sue specifiche ma anche proprio per il suo design unico con la Flip Camera e ora è il momento dell’Asus Zenfone 8 Flip.
Nella serie Zenfone 8 lanciata nei mesi scorsi, Asus ha lanciato anche un modello compatto dalle dimensioni simili agli smartphone di 5 – 6 anni fa ma con il vantaggio di avere un display ampio e privo di cornici. Nel caso di Asus Zenfone 8 Flip lo possiamo descrivere in tanti modi ma compatto sicuramente no.
Stiamo provando l’Asus ZenFone 8 Flip da un paio di settimane ormai e ci sentiamo pronti a darvi le nostre impressioni non solo sullo smartphone in sé ma anche sugli aspetti positivi (e negativi) nell’utilizzare uno smartphone privo di fotocamera anteriore e dotato di un sistema motorizzato che fa ruotare quelle posteriori.
Unboxing
Come ogni recensione che si rispetti, prima di parlarvi dello smartphone vi vogliamo raccontare di quali accessori arrivano nella confezione di vendita. Purtroppo, non c’è molto da dire a questo riguardo.
Esattamente come con lo Zenfone 7 dell’anno scorso, troviamo un caricabatterie da 30W con cavo dati USB C, una cover rigida e il manuale. Non vi è però la presenza di un adattatore per sopperire all’assenza del jack audio, cosa che non ci è piaciuta.
Vogliamo spendere un attimo per parlare della cover rigida pensata in maniera molto intelligente da Asus: grazie alla presenza di un piccolo switch fisico che permette di bloccare la rotazione della fotocamera (in abbinata al software che riconosce quando si usa la cover) permette di evitare che la flip camera si apra quando non voluto.
Non sappiamo fino a che punto possa essere una funzione utile ma Asus ha rivelato che questo dettaglio potrebbe tornare utile nel caso in cui si adoperasse lo smartphone in situazioni a rischio come la ripresa di video a bordo di un’auto o comunque in situazioni movimentate e pericolose
Qualità costruttiva ed ergonomia
Come dicevamo prima, l’Asus Zenfone 8 Flip è tutto l’opposto di ciò che si potrebbe definire compatto. Con dimensioni abbastanza generose di 165 x 77,28 x 9,6 mm rese necessarie per accomodare la Flip Camera e il sistema motorizzato che la fa muovere e un peso complessivo di 230 grammi, risulta difficile da utilizzare e stancante alla lunga.
La qualità costruttiva d’altro canto è di ottimo livello, con i bordi in alluminio posti a sandwich fra due lastre di vetro (Gorilla Glass 3 sul posteriore, Gorilla Glass 6 sull’anteriore). In generale, anche forse un po’ condizionati dalla vecchia credenza che più un oggetto è pesante, più è resistente, lo Zenfone 8 Flip è estremamente ben costruito.
Unico appunto sulla costruzione dello smartphone ma comprensibile vista la presenza di un sistema fotografico motorizzato è l’assenza di una certificazione IPxx per la resistenza all’acqua e alla polvere.
Hardware al top ma poche novità
Ci lamentavamo del fatto che Asus abbia preso un po’ troppo spunto dallo Zenfone 7 nella progettazione di Zenfone 8 Flip (la versione standard invece è tutto un altro smartphone). Ebbene, in linea generale non sarebbe sbagliato dire che ci si trova di fronte allo stesso smartphone con la sola differenza del chipset: le fotocamere sono le stesse, la batteria è la stessa, il display è lo stesso… Insomma, Asus probabilmente ha impiegato il suo focus principalmente nella versione standard dello Zenfone 8 ed ha preso lo “stesso stampo” nel realizzare la versione Flip.
La vera novità è la presenza del Qualcomm Snapdragon 888, SoC che ritroviamo praticamente in tutti gli smartphone top di gamma degli altri produttori (tranne Samsung che in Europa utilizza i suoi SoC Exynos). Esso si porta dietro non solo una maggiore potenza computazionale e grafica ma anche diverse altre novità legate all’elaborazione delle immagini, al machine learning con le intelligenze artificiali, alla sicurezza dei dati personali e alla connettività.
Nonostante la maggior potenza, rispetto allo Zenfone 7 non troviamo particolari migliorie alla già ottima fluidità durante l’uso quotidiano. La fluidità era perfetta e lo è anche adesso, il che la dice lunga sulla reale necessità di un SoC top di gamma nell’uso di tutti i giorni.
Di contro, abbiamo trovato che lo smartphone scalda parecchio quando si incomincia a metterlo sotto stress attraverso test benchmark, gaming o un serio multitasking. C’è da dire che abbiamo testato lo smartphone in un periodo in cui il sole della Sicilia si è fatto veramente sentire,il che sicuramente ha contribuito al surriscaldamento.
Interessante poi la presenza di un tasto di accensione e spegnimento multifunzione, personalizzabile nelle azioni della doppia pressione per lanciare un’app di propria scelta o per attivare un qualcosa di specifico (noi ad esempio abbiamo impostato la doppia pressione per attivare la torcia).
La connettività di Asus Zenfone 8 Flip è uno dei cavalli di battaglia
Paradossalmente dello Snapdragon 888 abbiamo apprezzato maggiormente la parte che spesso si dimentica anche di menzionare: la connettività. Questa è stata la parte più interessante che ha assicurato solidità e stabilità estrema. Con la presenza di un modem 5G (che non abbiamo avuto modo di testare) e dell’insieme FastConnect 6900, sulla carta l’Asus Zenfone 8 Flip è coperto al 100%. E in effetti lo è.
La cosa di cui si parla poco nelle recensioni di uno smartphone è la qualità di ricezione del segnale. Da questo punto di vista non abbiamo riscontrato problemi, con una ricezione superiore ad alcuni altri smartphone che abbiamo testato.
Dalle antenne WiFi che hanno restituito un ottimo risultato nel garantire una copertura molto elevata alle antenne 4G che hanno assicurato una buona ricezione in ogni circostanza, per non parlare del chip di geolocalizzazione che supporta il sistema GNSS (Global Navigation Satellite System) a completo composto di GPS (statunitense), GLONASS (russo), Galileo (europeo), Beidou (cinese) e QZSS (giapponese) che ci ha permesso un aggancio dei satelliti praticamente istantaneo (abbiamo registrato diverse uscite in bici in strade di cui conosciamo la distanza esatta e non abbiamo riscontrato alcuna disparità), il reparto connettività lo promuoviamo col massimo dei voti.
Allo stesso modo non abbiamo nulla da commentare sul chip NFC, funzionante senza alcun problema con Google Pay o con altri sistemi di pagamento.
Asus ha avuto il braccino corto su display e fotocamere
In termini fotografici ritroviamo gli stessi sensori e obiettivi di Zenfone 7 Pro, compresa l’assenza di una stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS) che invece è presente sullo Zenfone standard.
Per quanto riguarda il display, trattandosi anch’esso dello stesso pannello presente su ZenFone 7, la sua qualità non ci ha impressionato allo stesso modo. Abbiamo trovato soprattutto la luminosità troppo bassa, cosa che ci ha creato qualche problema a usare lo smartphone sotto la luce diretta del sole. Se a ciò abbiniamo un sensore della luminosità decisamente pigro, questo aspetto è senza dubbio una grossa negatività.
Scheda tecnica di Asus Zenfone 8 Flip
Per ricapitolare le specifiche tecniche di Asus Zenfone 8 Flip, troviamo una scheda tecnica composta da:
- Dimensioni e Peso: 165 x 77,28 x 9,6 mm / 230g
- Display: 6,67 pollici FullHD+ AMOLED a 90Hz, 20:9, luminosità massima (picco) di 1000nits, Gorilla Glass 6, DCI-P3 al 110%, precisione colore Delta-E<1, contrasto 100000:1
- SoC: Qualcomm Snapdragon 888
- Memorie: 8GB di RAM LPDDR5 (fino a 6.400MB/s) / 128 o 256GB storage UFS 3.1 (espandibile)
- Fotocamere:
- Principale – Sony IMX686 da 64MP 1/1,7″, pixel da 0,8um, tecnologia Quad Bayer 16MP (pixel 1,6um), apertura F/1.8 e OIS, lunghezza focale 26,6mm (35mm eq.), FOV 78,3°, 2×1 On-chip-lens AF
- Grandangolare – Sony IMX363 da 12MP 1/2,55″ con Dual PD autofocus, f/2,2, pixel da 1,4um, lunghezza focale14,3mm (35mm eq.), macro da 4cm
- Zoom – OmniVision OV08A 8MP 3x zoom ottico
- Video: fino 8K UHD
- Sensore impronte: integrato nel display
- Connettività: Dual SIM dual-stanby, 5G SA/NSA, WiFi 6E, Bluetooth 5.2, NFC, GPS, Glonass, Galileo, Beidou, QZSS, NavIC
- Audio: Dual stereo speaker, triplo microfono, filtro per il vento e mic focus
- Materiali: 3D curved glass
- Batteria: 5.000mAh con Quick Charge 4 e adattatore da 30W
- Colorazioni: Galactic Black e Glacier Silver
- Sistema operativo: Android 11 con ZenUI 8
Benchmark di Asus Zenfone 8 Flip
Pur non credendo molto nei test benchmark (a maggior ragione dopo quanto successo con OnePlus che ha rallentato di proposito i suoi top di gamma ammettendo che lo Snapdragon 888 è “troppo potente” per le applicazioni di tutti i giorni), sappiamo che a molti di voi piace scoprire come si comportano gli smartphone quando sono “lasciati a briglie sciolte”. Per tale ragione, qui di seguito trovate una serie di screenshot che mostrano i risultati ottenuti da Asus Zenfone 8 Flip nei principali test benchmark.
Qualità fotografica nella media
La qualità fotografica è un aspetto un po’ controverso per l’Asus Zenfone 8 Flip. Sebbene sia elevata e non abbiamo riscontrato alcun problema né in condizioni di piena illuminazione né in condizioni di scarsa illuminazione, avendo a disposizione le stesse identiche fotocamere del modello dell’anno scorso (con la sola differenza dell’ISP che si occupa dell’elaborazione delle immagini), non troviamo alcuna miglioria che lo porti in pari con i top di gamma di quest’anno.
Come potete vedere, in condizioni di illuminazione piena (sfruttando il bellissimo sole della Sicilia) le foto scattate dalla fotocamera principale (16 MP grazie al pixel-binning) e da quelle secondarie sono estremamente dettagliate e colorate, con un bilanciamento del bianco ottimo e un sistema HDR che agisce in maniera corretta sull’esposizione (forse si perde qualcosa in qualità con il teleobiettivo).
La stessa cosa la si può notare nelle foto in notturna, dove la funzione “Night Mode” che entra in maniera automatica fa un ottimo lavoro nello sfruttare molteplici esposizioni e combinarle insieme per creare foto luminose e con buoni dettagli.
Parlare di selfie con Asus Zenfone 8 Flip è abbastanza ridondante visto che, sfruttando le stesse fotocamere sia per la parte posteriore che per quella anteriore, restituisce esattamente gli stessi risultati.
A proposito della fotocamera flip, sebbene sia molto interessante da far vedere agli amici le prime volte e risulti essere estrememnte intelligente per i selfie, l’unico altro ambito in cui l’abbiamo trovata veramente utile è nelle foto panoramiche. Avendo degli step di apertura e chiusura predefiniti, l’unione delle varie foto per creare le panoramiche risulta essere perfetta e priva di artefatti (anche se non vengono sempre perfette).
Di fatto, con lo ZenFone 8 Flip l’azienda ha voluto giocare sul sicuro seguendo il detto che “squadra che vince non si cambia”, cosa che sarebbe accettabile su un dispositivo di fascia media da 200 – 300 euro ma non lo è in un modello top di gamma.
Software leggero e molto ben ottimizzato
Negli ultimi anni Asus ha alleggerito molto la propria ZenUI, aggiungendo solo qualche personalizzazione a quello che sembra in tutto e per tutto un sistema operativo Android 11 stock. Questo non può che essere un bene, soprattutto adesso che la versione stock di Android non ha le lacune di un tempo che rendevano necessario l’intervento dei produttori.
Al di là delle novità che Android 11 porta con sé, come ad esempio il rinnovamento della tendina delle notifica, la separazione del lettore musicale e le chat in bolla, Asus ha deciso di eliminare quasi del tutto le differenze software fra gli smartphone della serie ROG e quelli della serie Zenfone. Di fatto, lo Zenfone 8 Flip è in tutto e per tutto uno smartphone da gaming al pari dei vari ROG Phone, grazie al Game Genie che offre tante personalizzazioni e dati tecnici legati all’esperienza gaming.
Presenti anche le Twin Apps che permettono di avere un secondo account in specifiche applicazioni come WhatsApp, Telegram, Facebook Messenger, YouTube e tante altre.
In assenza di un tasto fisico personalizzabile, Asus ha pensato bene di permettere la personalizzazione del tasto di accensione con una speciale impostazione che permette di programmare specifiche azioni in base al numero di pressioni.
Prendendo spunto da quanto fatto da Google con i suoi Pixel Phone, anche Asus ha integrato il nuovo menu di spegnimento che prevede, oltre ai tre tasti tipici (spegnimento, riavvio e Emergenza), anche l’accesso alle carte di Google Pay e ai dispositivi IoT tramite Google Home.
Segnaliamo anche la presenza di un Always-On Display anche se, a differenza di quanto avviene con molti smartphone cinesi come quelli di Xiaomi, la personalizzazione in questo caso è estremamente limitata con appena 3 stili di orologio e la possibilità di schedulare l’accensione e lo spegnimento.
In generale, la ZenUI è una personalizzazione estremamente fluida e non ridondante, con i servizi Google messi in primo piano.
Asus Zenfone 8 Flip non eccelle nell’autonomia ma ha ottime funzioni di ricarica
Da uno smartphone dotato di una batteria da 5.000 mAh ci si aspetterebbe tanto, indipendentemente dalla dimensione dello schermo e dal SoC che utilizza. Tuttavia, con Asus ZenFone 8 Flip c’è qualcosa che non quadra, visto che la batteria non è un suo cavallo di battaglia.
Il consumo energetico è vistoso quando si stressa lo smartphone con del gaming prolungato o anche con la registrazione di video in 4K a 60FPS o persino in 8K. Di contro, il consumo in stand-by è marginale, con la batteria che scende di circa 1% ogni 90 minuti.
Non dovete però fraintendere: a fine giornata ci si arriva sempre e con buona facilità anche con un utilizzo intenso; è però impossibile anche iniziare il secondo giorno in quanto si arriva alla sera del primo con non più del 15%.
Se però l’autonomia non è il suo forte, Asus ha implementato diverse opzioni di ricarica che permettono di prolungare la vita della batteria nel tempo.
In particolare, dal menu delle impostazioni è possibile limitare la percentuale di ricarica della batteria, fermandola all’80% e prolungare la vita della stessa nel tempo. Inoltre, è presente una speciale impostazione che permette di limitare la ricarica a 10w o 18w nel caso si usi un alimentatore più potente e anche di schedularne l’orario, in modo che il 100% venga raggiunto solo quando si è prossimi all’orario scelto (ad esempio, con una ricarica notturna, il 100% viene raggiunto solo quando ci si sveglia).
Forse non tutti sanno infatti che le batterie moderne agli ioni di litio sono studiate per funzionare al meglio in un range di carica che va dal 40% all’80%. Non a caso, i software delle auto elettriche tengono riservata una porzione della reale capacità della batteria e non la mostrano nella percentuale all’utente proprio per evitare che questi la facciano scendere a zero e quindi ne compromettano l’efficienza.
Conclusioni
Ci è dispiaciuto molto che Asus abbia rinnovato del tutto lo Zenfone 8 standard ma si sia adagiata sugli allori con la versione Flip che è praticamente una copia leggermente più potente del modello dell’anno scorso.
Lo smartphone è molto valido, sia dal punto di vista delle prestazioni hardware che dell’ottimizzazione software. Anche la qualità fotografica è buona, con il vantaggio di avere la stessa qualità sia posteriormente che anteriormente. Tuttavia, la tendenza a scaldare del SoC, l’autonomia non proprio ottimale e soprattutto il prezzo di vendita di 799 euro (100 euro in più rispetto alla versione base di Zenfone 8) non ci fanno consigliare l’acquisto di questo smartphone rispetto ad alternative che hanno un miglior rapporto qualità prezzo.
Pro
- Potenza
- Ottimizzazione del software
- Connettività completa
Contro
- Surriscaldamento
- Peso e dimensioni
- Autonomia