La caduta di Huawei sta delineando un nuovo produttore cinese con l’obiettivo di diventare quello con le maggiori vendite di smartphone al mondo: si tratta di Xiaomi. Stando agli ultimi dati di Canalys, infatti, il colosso cinese Xiaomi nato appena 11 anni fa ha superato Apple al secondo posto per vendite di smartphone nel Q2 2021 ed ha adocchiato Samsung al primo posto.
La società ha aumentato le sue spedizioni di un enorme +83% nel secondo trimestre del 2021, diventando così il venditore con la seconda quota di mercato più alta al 17%. Come detto, Samsung non è molto lontano, visto che la sua quota di mercato è del 19%.
Sembra che la strategia di Xiaomi stia dando i suoi frutti, poiché la società sta principalmente registrando tassi di crescita astronomici nei mercati emergenti come l’America Latina (crescita del 300%) e l’Africa (150%). L’Europa Occidentale contribuisce pure con una crescita del 50%.
L’idea di Xiaomi di segmentare le proprie vendite e creare un brand per ogni fascia di mercato sta funzionando alla grande, soprattutto nei confronti di Apple: i modelli più premium appartenenti alla fascia Mi (il Mi 11 Ultra è l’esempio più calzante) offrono il meglio senza badare al costo finale; il brand Redmi abbraccia sia la fascia bassa che la fascia media con ottimi risultati: il brand POCO è un po’ una copia di Redmi, in quanto si occupa delle stesse fasce di prezzo; il marchio Black Shark infine si focalizza solamente sui modelli di fascia alta dedicati al gaming.
Una strategia che necessita di aggiustamenti nel tempo quella di Xiaomi
Le cose non sono sempre state così brillanti per Xiaomi. Come scrive il CEO di Xiaomi, Lei Jun, in una lettera aperta ai dipendenti, l’azienda ha già raggiunto il terzo posto a livello mondiale nel 2014, ma ha dovuto affrontare difficoltà che è riuscita a risolvere solo dopo una “revisione completa” della sua attività nel 2016. Avanti veloce di cinque anni e Xiaomi è stata in grado di raccogliere i frutti del suo lavoro, anche se siamo sicuri che la caduta di Huawei sia stata un grosso fattore positivo.
C’è da dire però che in Xiaomi hanno le idee chiare e la società non sta cercando di adagiarsi sugli allori. Ha appena raccolto 1,2 miliardi di dollari di finanziamenti per spingere ulteriormente la Ricerca&Sviluppo ed esplorare nuove opportunità come i veicoli elettrici.