Nonostante pubblicizzi Android e i propri servizi come rispettosi della privacy delle persone, è chiaro che le azioni e i servizi di Google non possano andare a discapito della sua principale fonte di guadagno: la pubblicità. Esistono tuttavia aziende fornitrici di servizi studiati appositamente per rispettare la privacy delle persone: da DuckDuckGo a Brave, la popolarità di questi servizi sta crescendo sempre di più.
A proposito di Brave, è ora possibile provare il motore di ricerca focalizzato sulla privacy sviluppato dal team di Brave. Gli sviluppatori hanno lanciato una funzione di ricerca beta sia come opzione in tutti i suoi browser sia attraverso il web per tutti gli altri.
Come ci si aspetterebbe, è pubblicizzata fortemente come una piattaforma orientata alla privacy e alla trasparenza che non tiene traccia delle attività e non utilizza algoritmi “segreti” per curare i risultati.
Il sistema di ranking delle pagine del motore di ricerca è indipendente, sebbene Brave abbia fatto notare che le ricerche di immagini e alcune altre funzionalità si appoggeranno su Microsoft Bing. Nonostante ciò, assicura che non si verrà tracciati per quelle query di ricerca.
Brave è entrato nel mondo della ricerca acquisendo il motore open source Tailcat, creato dal team che ha lavorato al browser incentrato sulla privacy Cliqz.
Il motore di ricerca è una specie di scommessa. Google domina ancora la ricerca con una quota di oltre il 92% in tutto il mondo, secondo i dati di maggio 2021 di Statcounter, e i browser orientati alla privacy come DuckDuckGo non si registrano nemmeno sul grafico. Tuttavia, Brave ha anche oltre 32 milioni di utenti attivi mensili, molti dei quali hanno installato il browser proprio per migliorare la propria privacy online: il motore di ricerca ha già un pubblico pronto che potrebbe ulteriormente crescere in futuro.