Fossil è una delle aziende che hanno sempre creduto in Wear OS, tanto che tutti i suoi smartwatch utilizzano tale sistema operativo. E ora che Google ha annunciato una rivoluzione del sistema operativo grazie anche alla collaborazione con Samsung, Fossil ha reso noto di avere in fase di sviluppo uno smartwatch con la nuova versione del sistema operativo. Di contro, ha anche comunicato che non sono previsti aggiornamenti alla nuova versione per nessuno degli attuali modelli sul mercato (stessa scelta fatta da Samsung per gli attuali smartwatch con TizenOS).
Per quanto riguarda gli smartwatch Fossil, questa sembra la fine della roadmap degli aggiornamenti e, per quanto vorremmo dare un po’ di tregua all’azienda, è difficile difendere o giustificare la mossa. Soprattutto i clienti che hanno acquistato un modello della famiglia Fossil Gen 5E a prezzi ragionevoli dal suo debutto commerciale lo scorso anno.
Esatto, Fossil sta abbandonando il supporto software Wear OS per un dispositivo uscito da appena un anno, per non parlare di tutti gli smartwatch rilasciati nel 2019 venduti con diversi marchi.
Se si vuole trovare un lato positivo a tutto ciò, potremmo dire che i dispositivi come Fossil Gen 5, Gen 5E e Skagen Falster 3 continueranno presumibilmente a ricevere riduzioni di prezzo sempre più consistenti, sebbene il loro valore sia chiaramente discutibile consapevoli del fatto che hanno già raggiunto la fine del loro ciclo di aggiornamenti.
Fossil tuttavia sta anche preparando il terreno per ciò che verrà. Con poco o nessun successo finora ottenuto sulla grande scala del settore indossabile globale, Fossil sta guardando verso la realizzazione di uno smartwatch premium di nuova generazione con la speranza di intaccare finalmente la schiacciante supremazia di Apple.
Questo si preannuncia come un aggiornamento “piuttosto importante” dal punto di vista hardware, secondo il vicepresidente senior dell’azienda, e non sorprende che lo smartwatch integrerà anche “tutti i vantaggi software di cui parla Google”.