A gennaio, poco prima che la nuova amministrazione si trasferisse alla Casa Bianca, l’azienda cinese Xiaomi è stata inserita nella lista nera degli Stati Uniti, vietandole di fare affari con azionisti americani (una sanzione meno grave rispetto a quella inflitta a Huawei).
Agli investitori statunitensi è ora vietato investire nella società e coloro che hanno già un investimento in Xiaomi devono cedere queste partecipazioni entro l’11 novembre.
Xiaomi è stata inserita nella lista nera dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti insieme ad altre otto società cinesi a causa di presunti legami con l’esercito cinese.
Dopo che la storia è emersa in rete, Xiaomi ha voluto rilasciare una dichiarazione indicando che: “La Società è stata conforme alla legge e ha operato in conformità con le leggi e i regolamenti pertinenti delle giurisdizioni in cui svolge le proprie attività. La Società ribadisce che fornisce prodotti e servizi per uso civile e commerciale. La Società conferma di non essere di proprietà, controllata o affiliata all’esercito cinese e di non essere una “Compagnia militare cinese comunista” definita ai sensi della NDAA. La Società adotterà linee di condotta a tutela degli interessi dell’Azienda e dei nostri azionisti.“
Un premio assegnato al CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha portato gli USA a inserirla nella lista nera
Finora credevamo che questa fosse la motivazione effettiva ma un nuovo report del Wall Street Journal ha citato un esposto legale nel quale si apprende il vero motivo per cui Xiaomi è stata inserita nella lista nera dagli USA.
Quel rapporto indica che un premio dato al fondatore e CEO di Xiaomi Lei Jun per il suo servizio allo stato è stato il motivo per cui nei suoi ultimi giorni l’amministrazione Trump ha deciso “punire” Xiaomi.
Lei Jun è stato uno dei 100 dirigenti in Cina a cui è stato assegnato un premio come “Eccezionale costruttore di socialismo con caratteristiche cinesi” nel 2019. Xiaomi ha promosso il premio sul sito web aziendale e nel rapporto annuale.
L’esposto legale ha anche menzionato l’investimento di Xiaomi in tecnologie avanzate tra cui 5G e intelligenza artificiale. Xiaomi sta cercando di utilizzare i tribunali per farsi rimuovere dalla lista nera e ha intentato una causa presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Washington, DC.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha risposto con un proprio esposto che include il rapporto sul premio assegnato a Lei Jun. Staremo a vedere come andrà avanti la situazione.