Seppur ancora presente, la frammentazione di Android nei miliardi di smartphone lanciati sul mercato fino ad ora sta diventando sempre meno un problema. Questo è per la maggior parte dovuto alla rivoluzione che Google ha apportato a livello di codice prima con l’introduzione del Project Treble e poi, su Android 10, con la compartimentalizzazione di gran parte delle sezioni creando il cosiddetto Project Mainline. Ciò ha permesso ai produttori di rilasciare in maniera più veloce e senza troppa fatica aggiornamenti sugli smartphone.
Con Android 11 sono stati aggiunti ancora più moduli al Project Mainline, semplificando ulteriormente il lavoro degli sviluppatori. E stando a un nuovo commento postato nel repository dell’Android Open Source Project (AOSP), con Android 12 il Project Mailine accoglierà anche il Runtime di Android.
As spotted by @luca020400, Google will finally make the Android Runtime (ART) into a Mainline module for Android 12.https://t.co/uei6bmFLbH pic.twitter.com/4EDnc1HlcV
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) November 24, 2020
Spiacenti, questo CL avrebbe dovuto avere più spiegazioni. In Android S (Android 12), ART diventa un modulo Mainline aggiornabile. Nel modulo c’è un programma chiamato odrefresh che ricompila le parti del percorso della classe di avvio che non si trovano nell’apice ART stesso (ad esempio frameworks.jar) e i file del server di sistema. C’è anche un componente chiamato ods (http:/ag z/12685324) che firma gli artefatti e controlla le loro firme ai successivi avvii. ods guida odrefresh per controllare l’esistenza e la freschezza degli artefatti e per ricompilarli se necessario. – ha commentato Orion Hodson di Google
Il runtime, noto anche come “ART”, è l’ambiente utilizzato per eseguire tutte le applicazioni su Android con compilazione AOT (ahead-of-time). Questa tipologia di runtime è stata introdotta con Android 4.4 Kitkat, quando ha preso il posto di Dalvik (principalmente per una questione di brevetti e cause legali con Oracle).
Android è ancora molto lontano da un design completamente modulare che consentirebbe di implementare la maggior parte delle patch di sicurezza solo attraverso il Play Store, ma la conversione del runtime in un modulo potrebbe avere conseguenze significative.