Nonostante sia stata fondata solo nel 1998, Google è diventata fra le più influenti aziende a livello mondiale grazie ai suoi servizi e al suo business pubblicitario. Se dal punto di vista degli utenti ciò non rappresenta un problema, visto che ricevono praticamente tutti i suoi servizi in forma gratuita, non si può dire la stessa cosa dei concorrenti, che vedono la propria quota di mercato sempre più abbassarsi nei mercati in cui Google è ormai una sorta di monopolio.
Ed ecco allora che la sottocommissione antitrust del Governo degli Stati Uniti ha recentemente affermato che Google ha creato un enorme impero di monopolio e che sarebbe opportuno adeguare le leggi attualmente in vigore per favorirne lo scorporamento.
In particolare, il comitato afferma che Google utilizza i propri servizi per sopprimere i concorrenti di terze parti e dominare tutti i mercati, offrendoli in maniera gratuita agli utenti e creando un “loop” in cui ogni servizio è strettamente legato all’altro.
Volendo fare alcuni esempi, cercando un indirizzo su Google Search viene fornito, come primo risultato, la scheda di Google Maps; cercando una determinata canzone viene restituito in prima posizione il risultato di YouTube Music.
L’azienda che occupa una posizione dominante assoluta nel campo della ricerca online generale è Google. Rappresenta rispettivamente l’81% e il 94% delle query di ricerca generali su computer desktop e dispositivi mobili negli Stati Uniti.
Inoltre, il rapporto mostra che Google sta abusando della sua posizione di leader nella ricerca online. Sta costringendo i siti web a fornire dati preziosi e utilizzare i vantaggi della ricerca per entrare nei mercati adiacenti.
Rispondendo a queste accuse, Google ha fatto notare (glissando su come la concorrenza sia stata decimata) che i propri servizi gratuiti hanno aiutato milioni di persone:
I prodotti gratuiti di Google come Ricerca, Maps e Gmail hanno aiutato milioni di americani. Abbiamo investito miliardi di dollari in ricerca e sviluppo per creare e migliorare questi prodotti. Stiamo cambiando rapidamente. Google compete lealmente in un settore altamente competitivo. Non siamo d’accordo con le relazioni di oggi che contengono accuse da concorrenti commerciali che sono obsolete e imprecise nella ricerca e in altri servizi.
Fra l’altro, il rapporto della sottocommissione del Governo USA conclude che non solo Google ma anche Amazon, Apple e Facebook godono del potere di monopolio nei loro rispettivi ambiti e che bisogna agire anche su tali situazioni.