Inizialmente Samsung ha chiamato il suo design dello schermo con foro Infinity-O, tecnologia annunciata come una rivoluzione rispetto ai modelli con il notch. Il Samsung Galaxy Note 20 Ultra prima e il Galaxy Z Fold 2 poi però, sono stati lanciati con fori centrali che sono visibilmente più piccoli delle precedenti edizioni di display Infinity-O. Ciò è dovuto all’uso della tecnica Iris Ring, ovvero dei display realizzati con una nuova tipologia di taglio laser che è unica per i pannelli OLED di prima qualità di Samsung.
Perché Iris? Ebbene, una certificazione degli Underwriters Laboratories (UL) di Chicago ha concesso un timbro “Hole Area Clarity” per l’assenza di differenze di colore visibili nelle aree intorno al foro. Il metodo di taglio di Samsung è apparentemente così preciso che i pannelli OLED adattivi a 120 Hz sul Note 20 Ultra e Galaxy Z Fold 2 hanno misurato un punteggio Delta E inferiore a 2 per l’area di visualizzazione immediatamente circostante il foro.
Cosa significa questo valore Delta E? Si tratta di un valore che indica che non ci sono differenze di colore distinguibili tra l’area di visualizzazione principale e il cerchio che confina con il foro, da cui il nome Iris Ring.
Samsung afferma di aver fatto tanti sforzi per rendere uniforme la presentazione dei colori dei display Infinity-O su tutta la linea, anche se per adesso i migliori risultati sono stati ottenuti con i due top di gamma. In ogni caso, possiamo aspettarci più modelli dotati di display “Iris Ring” da Samsung in futuro, visto che il design è apparentemente destinato a rimanere in attesa che le fotocamere in-display abbiano una portata maggiore.