Una delle limitazioni più fastidiose per coloro che usano Spotify nella sua versione Free da smartphone è il non poter scaricare la musica sulla memoria interna così da poterla ascoltare anche quando non sono connessi a internet. Questa infatti è una delle componenti che compongono l’offerta Premium (e Premium Duo) del servizio ma, stando a quanto scoperto dal teardown dell’ultima versione Android, sembra che il download della musica stia per arrivare anche sulla versione Free (con qualche limitazione).
Le novità in arrivo su Spotify sono state rivelate da Jane Wong, leaker e analista di lunga data, in una serie di tweet.
La caratteristica più divertente attualmente in lavorazione è sicuramente la modalità Karaoke, che sembra far visualizzare i testi sincronizzati con la musica consentendo anche agli utenti di regolare il volume della voce sulla traccia.
Si stanno poi sperimentando sessioni di gruppo per consentire agli utenti sulla stessa rete Wi-Fi di connettersi a dispositivi audio come altoparlanti e ascoltare la medesima musica. Spotify è sempre stato il miglior servizio quando si tratta di ascoltare su più dispositivi e nel prossimo futuro si potranno condividere canzoni anche con gli amici.
La modalità auto è un’altra esperienza che potrebbe subire grandi cambiamenti. C’è una nuova schermata iniziale per l’interfaccia utente in auto che presenta immagini più grandi e una barra di navigazione ridisegnata. In alto viene visualizzato un banner che informa gli utenti che parlando con Google Assistant possono controllare la riproduzione. Si sta inoltre lavorando a un design “In Riproduzione” aggiornato che ha grandi pulsanti rotondi nella parte inferiore per consentire un rapido accesso alla riproduzione casuale e al controllo vocale.
Spotify is working on letting free users play offline for 30 minutes every day pic.twitter.com/q9Vn3tQOKD
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) September 5, 2020
Ma la novità di cui parlavamo all’inizio è forse quella più interessante: consentire agli utenti Free di scaricare brani offline per poi poterli ascoltare per un massimo di 30 minuti al giorno. Si tratterebbe sempre di una limitazione ma sarebbe comunque meno restrittiva rispetto a com’è adesso.