Sin da quando Huawei è stata posta nella lista nera dagli USA con l’impossibilità di fare nuovi affari con le aziende americane (e quindi anche Google che fornisce i Play Services sui suoi smartphone) o con aziende che usano tecnologie americane, il colosso cinese è corso ai ripari iniziando lo sviluppo di HarmonyOS, un sistema operativo basato su un microkernel del tutto diverso a quello di Android (il quale sfrutta il kernel Linux). Tale OS però è rimasto finora nella teoria, non avendo ancora nessun prodotto che lo utilizzi (conosciamo solo i brand ufficiali).
Questo cambierà presto però. Stando a quanto dichiarato dal CEO del Consumer Group di Huawei, HarmonyOS arriverà sul primo smartphone a partire dal 2021.
Molto probabilmente queste dichiarazioni anticipano un annuncio circa una seconda versione di HarmonyOS questo giovedì, durante la HDC Developers Conference 2020.
Ricordiamo che, per via dell’uso di un microkernel sviluppato ad-hoc da Huawei, HarmonyOS è estremamente flessibile nell’adattarsi a molte categorie di dispositivi elettronici: dagli smartphone alle Smart TV, passando per i wearable e arrivando fino all’IoT (si tratta essenzialmente di ciò che Google sta sviluppando con Fuchsia).
Yu ha ammesso che Huawei ha in realtà già sviluppato un telefono con HarmonyOS, testandolo anche con successo. Tuttavia, la società ha dovuto aspettare a causa di un accordo che ha con Google (lo stesso che vieta a tutti coloro che usano i Play Services di commercializzare smartphone dotati di OS diversi da Android).
In attesa di avere più informazioni, vi vogliamo ricordare che finora Huawei ha continuato a usare Android, anche se senza alcun software sviluppato da Google. Android infatti è un sistema operativo open source che può essere usato da chiunque.