Google sa benissimo che una delle principali fonti di introiti che ha è il Play Store e per questo cerca di mantenerlo quanto più possible sicuro per gli utilizzatori finali. A questo proposito, vi comunichiamo che ha appena apportato alcune modifiche importanti relativamente all’accesso delle app alla posizione GPS e agli abbonamenti in-app.
L’accesso alla posizione è una delle maggiori preoccupazioni per la privacy degli utenti. Google ha adottato delle misure per semplificare il controllo delle app che hanno accesso ai dati sulla posizione con Android 10 e proseguirà in questa direzione anche con Android 11, con cui offrirà agli utenti la possibilità di concedere a un’app l’accesso “una tantum” alla posizione.
A febbraio, Google ha annunciato che avrebbe richiesto agli sviluppatori di ottenere l’approvazione per accedere alla posizione di un dispositivo mentre la loro app è in background. Questa norma è ora attiva. Tuttavia Google sta estendendo la sequenza temporale per consentire agli sviluppatori di apportare modifiche. Nessuna azione verrà intrapresa su nuove app fino ad agosto 2020 e nessuna azione verrà intrapresa su app esistenti fino a novembre 2020.
Un’altra modifica riguarda la trasparenza delle app quando propongono degli abbonamenti in-app. A volte può essere un po’ confuso capire a cosa ci si sta iscrivendo esattamente. L’obiettivo di questa nuova norma del Google Play Store è assicurarsi che gli utenti comprendano i termini dell’abbonamento, le prove gratuite e le offerte introduttive.
Gli sviluppatori sono invitati a essere espliciti sui dettagli dell’abbonamento. Gli utenti dovrebbero sapere se è richiesto un abbonamento per utilizzare tutta o parte dell’app e se non è richiesto un abbonamento, dovrebbe essere facile respingere le offerte. Anche il prezzo e il ciclo di fatturazione devono essere indicati chiaramente. Le prove gratuite e le offerte introduttive devono indicare agli utenti la durata, i prezzi, cosa è incluso, quando terminerà la prova e come annullare. Gli sviluppatori hanno tempo fino al 16 giugno 2020 per conformarsi a questa politica.
Inoltre, Google ha apportato alcune modifiche a livello di Play Store per aumentare la fiducia degli utenti senza ulteriore lavoro da parte degli sviluppatori. Gli utenti verranno d’ora in poi avvisati via e-mail prima della scadenza di una prova gratuita o del prezzo promozionale e anche in caso di rinnovo del piano di 3, 6 o 12 mesi. Agli abbonati infine verrà notificato che la disinstallazione di un’app non annulla l’abbonamento.