Nonostante non venga quasi mai menzionata quando si parla di game streaming, Nvidia è stata la prima fra i big a sperimentare con questa tecnologia attraverso il servizio Nvidia GeForce Now. Il servizio è stato per circa 2 anni in versione beta ma da qualche settimana è disponibile ufficialmente sia su desktop che su smartphone, anche se non senza grattacapi da parte di Activision e Bethesda.
Oltre a essere disponibile per gli smartphone Android, il servizio Nvidia GeForce Now può adesso contare anche sui nuovi server dotati di GPU RTX con architettura Turing: ciò significa che le prestazioni e la qualità del gaming ne beneficeranno, così come il supporto a molti più giocatori. Ciò tuttavia non ha impedito a Nvidia di “giocare sul sicuro” e limitare la risoluzione massima al 1080p e il frame rate a 60 FPS.
Ad ogni modo, il grande vantaggio di GeForce NOW rispetto a Google Stadia è quello di appoggiasi a diversi altri store esterni per i giochi. In altre parole, invece di dover comprare i giochi direttamente sullo store del servizio di game streaming, Nvidia ha un accordo con Steam, Epic Store e uPlay per permettere agli utenti di giocare ai titoli che hanno acquistato lì.
A questo proposito vi segnaliamo che, a distanza di qualche giorno da quando Activision ha ritirato tutti i suoi giochi da GeForce NOW, la stessa cosa è avvenuta con i titoli Bethesda.
Bethesda possiede molti popolari franchise di giochi, tra cui Fallout, The Elder Scrolls, Rage, Doom, Wolfenstein e Prey. A dire il velo, l’unico titolo che continuerà a essere disponibile è Wolfenstein: Youngblood.
Nè Nvidia nè Bethesda hanno spiegato il motivo del mancato supporto a GeForce NOW dei giochi, ma è probabile che si tratti di una disputa relativa alle licenze (stessa motivazione nella questione Activision).