WhatsApp ha annunciato ufficialmente di aver superato la fatidica quota di 2 miliardi di utenti attivi sulla propria piattaforma. Si tratta di un successo incredibile che va a fare il paio con quello del social network di Facebook, rendendo l’azienda la più influente al mondo.
Nel suo annuncio ufficiale, il team dietro WhatsApp ha sfruttato l’opportunità per ribadire l’attenzione del servizio su privacy e sicurezza e sulla voglia di mettere in comunicazione l’intero mondo.
Volendo un po’ riassumere la storia di WhatsApp, l’applicazione è stata creata nel 2009 da Jan Koum di Kiev e da Brian Acton, due ex impiegati della società informatica Yahoo!. Nel giugno 2009, Apple ha lanciato le notifiche push, consentendo all’app di funzionare esattamente come inizialmente prevista dagli sviluppatori.
Dopo diversi mesi di fase beta, l’applicazione è stata lanciata a novembre 2009 esclusivamente su App Store per iPhone.
A febbraio 2013, WhatsApp contava circa 200 milioni di utenti attivi e 50 membri dello staff mentre a dicembre dello stesso anno gli utenti erano passati a 400 milioni.
Il 19 febbraio 2014 Facebook ha annunciato che stava acquistando WhatsApp, assicurando però l’assenza di pubblicità nel software, per 19 miliardi di dollari e causando la partenza di molti utenti verso servizi concorrenti come protesta.
Nel gennaio del 2015, un nuovo aggiornamento permette di usare l’app al PC tramite un client su Google Chrome. Dal 21 dello stesso mese è stata creata la versione WhatsApp Web, che permette l’utilizzo dell’applicazione anche su desktop.
Il 18 gennaio 2016, il co-fondatore di WhatsApp, Jan Koum, ha annunciato che il servizio non addebiterà più ai propri utenti una quota annuale di 1 € nel tentativo di rimuovere una barriera incontrata da alcuni utenti che non dispongono di una carta di credito per pagare il servizio.