Samsung Galaxy S9 e Note 9 sono fra i pochi smartphone che Samsung ha lanciato sul mercato con uno scanner dell’iride (in un tentativo di competere con il Face ID di iPhone X). Sebbene tale sistema di autenticazione sia molto sicuro e affidabile, la sua lentezza di esecuzione ne ha decretato il fallimento. Con l’aggiornamento ad Android 10 in fase beta per Samsung Galaxy S9 e Note 9, lo scanner dell’iride assume una nuova importanza in quanto supporta ufficialmente le Biometric API di Google (le stesse che supporta LastPass sul nuovo Pixel 4).
Lo scanner dell’iride può essere utilizzato per lo sblocco del telefono, Samsung Pay e Samsung Secure Folder, ma non ha visto il supporto diffuso da app di terze parti perché richiedeva agli sviluppatori di utilizzare l’SDK interno di Samsung.
Ora che Samsung ha implementato le Biometric API di Google con Android 10, gli utenti possono aspettarsi di iniziare a scansionare gli occhi per accedere a una gamma più ampia di app che sono state anche aggiornate per utilizzare il sistema biometrico di Android 10, come LastPass, Google Pay e alcune app bancarie.
I proprietari di Galaxy S8 e Note 8, invece, probabilmente non avranno i loro scanner dell’iride supportati dalla nuova Biometric API. Secondo la roadmap di aggiornamento ad Android 10 di Samsung, quei dispositivi più vecchi rimarranno fermi su Android 9 Pie.
In attesa di avere più informazioni sul rilascio di Android 10 in forma stabile su Samsung Galaxy S9 e Note 9, vi vogliamo ricordare che i Samsung Galaxy S11 europei potrebbero essere gli unici senza Snapdragon 865 e che Samsung Galaxy Fold 2 avrà un design a conchiglia, fotocamera da 108 MP e un prezzo inferiore a 1.000 euro.