Lo scorso anno abbiamo recensito il NAS Terramaster F2-423, rimanendone piacevolmente sorpresi dal suo ottimo rapporto qualità prezzo. Quest’anno l’azienda ha rinnovato la propria linea annunciando il modello Terramaster F2-424. Si tratta del diretto successore ma, come scoprirete, le novità sono veramente minime.
Questo sistema a doppio alloggiamento può accettare due dischi rigidi da 3,5 pollici (o da 2,5 pollici) e due SSD M.2 2280 NVMe, offrendo un potenziale di archiviazione di 44 TB sulla vecchia tecnologia e 16 TB sul lato a stato solido. Sebbene non sia possibile combinare unità convenzionali e SSD in un singolo volume, è possibile impostare le unità NVMe come cache per l’archiviazione convenzionale.
Unboxing
All’interno, due grandi protezioni in schiuma circondano il contenuto e gli accessori dentro la loro piccola scatola. Sono inclusi 12 adesivi per etichettare i dischi rigidi, un cavo LAN e viti per i supporti. L’alimentatore in dotazione è marchiato KPTEC ed è del tipo K48V120400G che fornisce un massimo di 48 watt.
Panoramica esterna e interna del Terramaster F2-424
Esternamente, il Terramaster F2-424 è molto simile al F2-423 che abbiamo recensito l’anno scorso. L’alloggiamento è completamente nero e ha una superficie leggermente opaca. Sebbene lo stile nero dell’F2-424 abbia un aspetto migliore, è stato sostituito con un case meno resistente e realizzato in plastica. Se la macchina è in un rack per server probabilmente non importa, ma utilizzandolo come un dispositivo desktop viene subito alla luce la sua fabbricazione economica e difficilmente in grado di sopportare molti abusi.
Inoltre, i vassoi per gli HDD non sono bloccabili. Questo significa che una pressione intenzionale o involontaria sulla leva sbloccherà l’unità dal NAS più velocemente di quanto si possa dire “corruzione del file system”. Vale la pena notare che, mentre su un NAS a quattro bay ciò potrebbe non essere disastroso per un array di unità, su un design a 2 bay come questo, coloro che utilizzano una configurazione RAID 0 (striped) potrebbero riscontrare una perdita completa di dati se ciò accadesse.
L’aspetto positivo di questa scelta è che svitando 6 viti (di cui 4 nascoste) si ha accesso sia ai due slot M.2 sia all’unico banco SODIMM DDR5 da 8 GB.
Inoltre, è possibile accedere alla pendrive USB 2.0 interna che si occupa di caricare il bootloader ad ogni avvio. Rimuovendo questa è possibile installare qualsiasi sistema operativo che si preferisce: dagli appropriati OMV, TruNAS e UnRaid fino ai classici Ubuntu e Fedora.
Rimanendo all’interno del NAS, un aspetto interessante da vedere è che il processore Intel N95 è raffreddato passivamente, utilizzando un grande dissipatore di calore alettato posto nel percorso dell’aria mossa dalla singola ventola da 80 mm.
Nel complesso, la costruzione del Terramaster F2-424 non è né meravigliosa né particolarmente cattiva. Esibisce tutti i segni rivelatori di un design ampiamente guidato dai costi con relativamente pochi fronzoli o innovazioni.
TOS 6.0
I NAS TerraMaster non sono mai stati lenti, con la maggior parte di essi dotati di processori Intel Celeron capaci e RAM sufficiente ad eseguire il sistema operativo e alcune app, ma TOS è sempre sembrato un progetto abbozzato. Questo è cambiato con TOS 6.0.
Il processo di installazione è stato rivisto ed è più scattante che mai, portandoti dal primo avvio al desktop in poco più di un minuto se presti attenzione. Una volta lì, TOS 6.0 è scattante in tutto il sistema operativo, sia che utilizzi un’app installata o che navighi tra le impostazioni e altre aree della GUI.
L’obiettivo di TOS 6.0 è di rendere più intuitive varie parti del sistema operativo. Il pannello di controllo è stato modificato per rendere meno noioso rovistare tra le impostazioni e c’è una potente funzione di ricerca per trovare immediatamente ciò che si vuole. Altre modifiche visive includono lo spostamento di tutte le icone del desktop sulla barra delle applicazioni in alto, che è anche dove troverai un nuovo menu a stella (un’aggiunta utile all’interfaccia utente per fornire un mezzo rapido per spegnere il NAS e cercare e visualizzare le app aperte in precedenza).
Nel complesso, un focus maggiore sul software sta permettendo a Terramaster di offrire non solo dei NAS dotati di hardware competitivo a prezzi inferiori rispetto alla concorrenza ma anche una semplicità d’utilizzo migliorata insieme a una completezza di funzioni.
Le prestazioni del Terramaster F2-424
Le prestazioni dell’F2-424 sono identiche a quelle del modello F2-423 (visto che condividono lo stresso hardware) e dipendono interamente da cosa si vuole che faccia il NAS e da come è connesso all’infrastruttura di rete. Su una singola porta Ethernet da 2,5 GbE, è possibile raggiungere una velocità di trasferimento di circa 270 MB/s, potendo effettivamente raddoppiarla utilizzando il channel bonding di entrambe le porte.
Il limite maggiore è l’N95 e i suoi quattro core. Sarebbe orribile sotto Windows cercare di eseguire più attività impegnative e file serving, ma sotto TOS 6.0 funziona senza problemi la maggior parte delle volte. Tende a bloccarsi se più di un’applicazione tenta di lavorare contemporaneamente con dischi rigidi convenzionali o se il sistema sta lavorando per riparare il file system.
Detto questo, l’Intel N95 e 8 GB di memoria DDR5 fanno un lavoro notevolmente migliore sotto stress rispetto a qualsiasi NAS con CPU ARM, consentendo all’interfaccia web di rimanere reattiva quasi sempre.
È possibile installare un server Plex o Jellyfin (in quest’ultimo caso con non pochi problemi per abilitare la transcodifica hardware) ed avere un’esperienza di utilizzo tutto sommato accettabile. Ma andare oltre mette alla luce diversi limiti. L’ideale è utilizzare il Terramaster F2-424 come un NAS e non come un server tuttofare. Magari usando un mini PC economico come server per ospitare servizi di rete e cose del genere.
Conclusioni
Il Terramaster F2-424 è senza dubbio un buon NAS, nonostante non abbia sostanziali novità rispetto al modello precedente. C’è da dire che il prezzo di vendita di 399 euro è abbastanza elevato e lo mette nella stessa fascia di mercato di alcuni modelli ben più completi (soprattutto lato software) di Synology e QNAP.