Dimenticate i videogiochi in cui massacri zombi o insegui principesse in pericolo. Oggi vi invito a intraprendere un viaggio straordinario, un’esplorazione nel cuore di un universo dove le lacrime sanno di zucchero filato e dove gli incubi trampolino su nuvole di marshmallow. Allacciate le cinture, aprite gli occhi e preparatevi a scoprire Asfalia: Fear, il videogioco che vi riconcilierà con il bambino che è in voi (anche se pensavate di averlo perso in fondo a un cassetto).
Un legame profondo col bambino che c’è dentro di noi
La narrazione è incentrata su Charlie, un ragazzo trasportato in un mondo magico dove le sue emozioni prendono vita. Ispirato da classici come Alice nel Paese delle Meraviglie, il protagonista deve affrontare le sue paure per ritrovare i suoi cuccioli smarriti, accompagnato da Lily, una compagna che lo aiuterà a superare le sfide.
L’universo di Asfalia: Fear rappresenta più di una semplice avventura per bambini. Ogni spazio nel mondo magico è carico di simbolismo, dove gli ambienti cambiano in base alle emozioni di Charlie. I paesaggi metamorfici riflettono il loro stato psicologico, trasformandosi da spazi oscuri e minacciosi a spazi luminosi e pieni di speranza, creando una metafora visiva per il miglioramento personale.
Curiosamente, il team di Funtomata, lo studio belga che ha sviluppato il gioco, si è ispirato a studi psicologici sulla gestione emotiva dei bambini. Il direttore creativo Marc Verstappen ha commentato che Asfalia: Fear è nato dal desiderio di creare uno strumento interattivo che aiutasse i bambini a comprendere e gestire le proprie paure in modo positivo. La ricerca alla base del gioco prevedeva consultazioni con psicologi infantili e terapisti specializzati nello sviluppo emotivo.
Gameplay
La meccanica di Asfalia: Fear recupera l’essenza classica del punta e clicca, ma con un tocco moderno che lo rende accessibile a un pubblico più ampio. I giocatori devono interagire con l’ambiente, dialogare con i personaggi e risolvere enigmi progettati in modo intelligente per mantenerli curiosi senza sentirsi frustrati.
L’interazione contempla meccanismi unici in cui le emozioni di Charlie influenzano direttamente la risoluzione delle sfide. Alcuni enigmi richiedono al giocatore di gestire la paura del protagonista, utilizzando strumenti metaforici come il coraggio, l’empatia o la comprensione. Questo sistema innovativo trasforma ogni sfida in una lezione emozionante, elevando l’esperienza oltre un semplice gioco.
Gli enigmi rappresentano una parte fondamentale dell’esperienza. Progettati per essere stimolanti ma non impossibili, richiedono creatività e osservazione. Ogni sfida è integrata organicamente nella narrazione, senza sembrare forzata o artificiale. La collezione di adesivi illustrati aggiunge un ulteriore elemento di esplorazione, motivando i giocatori a indagare in ogni angolo del mondo magico.
L’arte visiva e sonora che solo un gioco indie può regalare
Asfalia: Fear offre ambienti disegnati a mano caratterizzati da una tavolozza di colori vivaci e dettagli affascinanti. Ogni spazio trasmette un’atmosfera magica che cattura l’immaginazione del giocatore. La colonna sonora approfondisce l’esperienza emotiva, utilizzando elementi musicali che variano leggermente a seconda dello stato psicologico di Charlie. I suoni ambientali non sono semplici effetti, ma veri e propri narratori silenziosi che completano il viaggio del protagonista.
Sebbene i puzzle sono piuttosto facili, sembrano adatti all’età. Alcuni sono piuttosto semplici ma ce ne sono un paio un po’ più impegnativi, richiedendo di vagare un po’ più lontano, parlare con più NPC, raccogliere oggetti e ricordare dove si trovavano i personaggi. È rinfrescante, divertente e mi ha ricordato molto i vecchi giochi LucasArts degli anni ’90 (ma molto più semplici e con puzzle più intuitivi).
Conclusione
Sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho giocato ad Asfalia: Fear da quanto è estremamente ben rifinito. Il sound design è meraviglioso, la musica è favolosa. Mi sono piaciuti tutti i piccoli personaggi.
L’unica parte di Asfalia: Fear che non mi è piaciuta molto è stata il mini-gioco in cui devi caricare il piccolo amico fiamma, mantenendo la freccia all’interno della linea gialla per raggiungere la massima luce. Le sezioni gialle di questi termometri diventano sempre più piccole man mano che il gioco procede, e quello finale è stato davvero difficile da mantenere nella zona giusta (e non in modo divertente). Tuttavia, non ha in alcun modo compromesso il mio divertimento nel gioco in generale.
Per tutto il tempo mi è sembrato di giocare a un cartone animato di qualità superiore con un doppiaggio eccellente, dialoghi divertenti e un sound design ancora più divertente. Ci sono un sacco di personaggi da incontrare e ognuno di loro è interessante e unico. Il mondo, gli sfondi, la flora e la fauna di Asfalia lo fanno sembrare un mondo reale.
Un gioco fantastico (che costa solo 7,99 euro) per i giovani giocatori che stanno appena scoprendo le gioie dei giochi di puzzle di pensiero laterale e per gli adulti che vogliono qualcosa a cui giocare insieme ai loro figli. La storia è chiara e facilmente comprensibile, la grafica è bellissima e se vuoi semplicemente rilassarti allora lascia che il bambino che è in te giochi un’avventura che ti riporterà alla tua infanzia.