Sebbene lo standard Matter continui ad essere utilizzato sempre di più, non è al momento il miracolo di integrazione che era stato promesso durante il suo annuncio. Ogni mese vengono rilasciati nuovi dispositivi compatibili e i bug vengono risolti occasionalmente. Tuttavia, sembra che vi sia qualche difficoltà nell’allineare le visioni dei vari partner coinvolti. Il lato software è il luogo in cui Matter è supportato da una startup senza scopo di lucro, da un toolkit open source e da una comunità di utenti esperti dedicata. La neonata Open Home Foundation e il suo progetto, Home Assistant, mirano a diventare l’interfaccia generale e la piattaforma di controllo di Matter.
Home Assistant è una piattaforma open source che si occupa di configurare e gestire in armonia tutti i dispositivi della smart home. È come l’ecosistema di Amazon Alexa o Google Home ma col vantaggio di essere open source e non legato a una Big Tech.
Lo stesso Home Assistant è tutt’altro che nuovo: il fondatore Paulus Schoutsen ha dato vita all’idea nel 2013 dopo aver riprogrammato il suo Philips Hue Hub utilizzando un po’ di script Python. Da allora, si è trasformata nella piattaforma per la casa intelligente più completa e potente di cui il grande pubblico non ha mai sentito parlare.
In cosa Home Assistant è differente
Il consiglio e la piattaforma di HA sono sempre stati senza scopo di lucro. Non ci sono soldi dalla pubblicità e la comunità relativamente attiva contribuisce in modo significativo tramite feedback e donazioni.
Esatto, le persone stanno donando a una piattaforma di casa intelligente, perché non è gestita da dirigenti avidi di denaro che si preoccupano molto più dei loro profitti che dell’esperienza dell’utente.
Schoutsen lo ha chiarito quando ha spiegato: “Non siamo guidati dal denaro” e “non siamo in vendita“. Tenendo questo in mente, questi sono i cinque principali vantaggi offerti da Home Assistant rispetto alla concorrenza:
- Automazione locale e offline che non richiede la comunicazione con i server di nessuno
- Controllo completo di tutta la telemetria e di altri dati personali
- Compatibilità molto vasta per la configurazione del server HA: da una SBC (come le Orange Pi o le Raspberry Pi) a un PC x86 (sia Windows che macOS e Linux), passando per un NAS,
- Supporto per una gamma ampia e in espansione di dispositivi
- La capacità di integrare questi dispositivi insieme alla loro piena funzionalità o quasi
Wi-Fi, Bluetooth, Zigbee e Thread: Home Assistant li supporta tutti
Home Assistant supporta già vari dispositivi tramite Wi-Fi, ZigBee e Thread, i tre protocolli wireless più comuni nella tecnologia intelligente. Oltre a ciò, vi è piane compatibilità anche col protocollo Bluetooth.
La bellezza di Home Assistant è che non sei bloccato e puoi in gran parte mescolare e abbinare i protocolli pur continuando a integrarli ampiamente.
Nonostante lo status attuale di nicchia di HA, vanta già migliaia di integrazioni. Questi includono servizi popolari come iTunes e Foursquare e un’ampia selezione di famiglie di dispositivi tra cui August Lock e Reolink.In aggiunta troviamo la compatibilità con l’illuminazione smart di Philips Hue e Nanoleaf.
Troverai anche alcune integrazioni piuttosto approfondite con i prodotti Alexa e Google Nest, il che fa ben sperare per il futuro della piattaforma.