A maggio, Google aveva annunciato che stava lavorando su una funzione chiamata “su questa immagine” che fornisce agli utenti dati verificati riguardanti le immagini su Internet. Bene, è appena uscita come parte della ricerca Google, quindi non potrai farla franca spacciando per tua la foto di qualcun altro di un peluche di Burger King Alf del 1988.
Ecco come funziona. Basta utilizzare Ricerca Google, selezionare un’immagine e fare clic sui tre punti nell’angolo a destra per accedere allo strumento. Riceverai un sacco di informazioni utili, incluso quando l’immagine è stata originariamente pubblicata, se è stata pubblicata da allora e dove è apparsa nel corso degli anni. Una vera cornucopia di metadati.
L’ovvio scenario d’uso per questo è verificare se un’immagine utilizzata per accompagnare un evento di cronaca è legittima o meno, o se è stata estrapolata dal contesto da qualcosa accaduto in passato per diffondere disinformazione. A tal fine, lo strumento mostra anche come altri siti utilizzano e descrivono l’immagine, in modo simile a come la ricerca già gestisce le informazioni reali tramite il filtro “prospettive” e la scheda “informazioni su questo risultato”. Google afferma che puoi anche accedere alla funzione facendo clic sul collegamento “ulteriori informazioni su questa pagina”, con ulteriori opzioni a venire.
Naturalmente, c’è una piccola cosa che sta investendo il mondo in questo momento chiamata intelligenza artificiale. Le immagini generate dalle piattaforme AI possono essere difficili da distinguere dall’articolo autentico, quindi lo strumento di Google ti consente anche di sapere se un’immagine è stata generata dall’intelligenza artificiale o meno. Tuttavia, ciò dipende dai metadati che includono queste informazioni, quindi i creatori dell’immagine originale dovrebbero aderirvi. Google afferma che le immagini generate dalla propria intelligenza artificiale presenteranno sempre i metadati appropriati.
Questo non è l’unico strumento che Google sta implementando per fornire maggiori sfumature alle ricerche di immagini. Fact Check Explorer, una pratica app per giornalisti, presto si espanderà per includere immagini. Per quanto riguarda le ricerche non basate su immagini, il gigante della tecnologia ha anche annunciato un software che crea descrizioni di siti Web generate dall’intelligenza artificiale, aiutando gli utenti a ricercare entità meno conosciute.