L’annuncio di Assistant con Bard alza e di molto l’asticella per quello che gli assistenti digitali possono fare, sia in ambiente personale che in quello lavorativo.
Mentre i confini tra tecnologia e vita quotidiana si confondono, gli assistenti digitali svolgono un ruolo determinante. Per molti, pronunciare un semplice “Ehi Google” attiva un aiutante onnipresente che imposta allarmi, effettua chiamate o fornisce aggiornamenti meteo. Negli ultimi sette anni, l’Assistente Google è diventato parte integrante della vita quotidiana di innumerevoli persone, aiutandole in vari compiti attraverso un dialogo naturale.
Viviamo in un’epoca in cui il progresso dell’intelligenza artificiale non si misura solo in mesi: la sua crescita negli ultimi anni supera quella di molti decenni precedenti. In prima linea in questa rivoluzione dell’intelligenza artificiale ci sono ChatGPT di OpenAI e Bard di Google, due formidabili tecnologie di intelligenza artificiale che ridefiniscono il futuro delle interazioni uomo-macchina.
Il 4 ottobre ha segnato una tappa significativa in questo percorso. All’evento “Made by Google” (dove sono stati presentati gli smartphone della serie Pixel 8) è stato svelato un nuovo paradigma di assistenti digitali: Assistant con Bard. Questa nuova offerta combina la robustezza di Google Assistant con le capacità generative di Bard. Mira a trasformare il ruolo degli assistenti digitali da semplici esecutori di comandi ad alleati intuitivi, intelligenti e personalizzati.
Questo sistema è stato progettato per comprendere, adattare e gestire le attività personali, che si tratti di pianificare viaggi, spulciare le e-mail o stilare una lista della spesa, emulando l’abilità di un vero assistente umano.
Assistant con Bard non è solo un assistente digitale nel senso tradizionale, visto che è destinato a fornire un’esperienza che va oltre la voce. Gli utenti potranno interagire tramite testo, voce e persino immagini. E ciò che è rivoluzionario è la sua capacità di agire per conto dell’utente, migliorando ulteriormente l’esperienza digitale.
Durante la presentazione di Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, è stata confermata l’imminente integrazione di Bard di Google nell’ecosistema Assistant, indicando quello che alcuni potrebbero definire un salto rivoluzionario per gli assistenti vocali.
Assistant con Bard sarà utile tanto nel personale quanto nel lavoro
Assistant con Bard si integrerà inoltre perfettamente con i servizi Google di base come Gmail e Documenti, migliorando la produttività aiutando gli utenti a gestire le proprie attività in modo più efficace. Ad esempio, una delle funzionalità evidenziate consentirà agli utenti di richiedere un riepilogo delle e-mail non lette nella propria casella di posta Gmail. Può accedere e analizzare queste e-mail, fornendo riepiloghi concisi e pertinenti.
Al di là dei dati testuali, vanta la capacità di interpretare contenuti visivi, come le fotografie. Gli utenti possono generare didascalie per le loro immagini sui social media o ricevere assistenza con altre query digitali. Un esempio di questa abilità è l’innovativa funzionalità di overlay conversazionale sui dispositivi Android. Dopo aver scattato una foto, gli utenti possono sovrapporre l’Assistente a Bard e chiedergli di redigere un post sui social, utilizzando l’immagine come punto di riferimento.
In molti scenari aziendali, è necessario recuperare informazioni specifiche da estesi repository di documenti, siano essi PDF, post di blog o altre piattaforme. Mentre tradizionalmente ciò richiederebbe la ricerca e la lettura manuale, i progressi negli LLM forniscono una soluzione efficiente. Gli utenti ora possono semplicemente porre domande relative al contenuto dei documenti e aspettarsi risposte precise, come illustrato, ad esempio, dalla documentazione di Langchain. Gli esempi includono l’interrogazione di dati strutturati (come i database SQL) e persino l’approfondimento del codice (ad esempio Python) per estrarre informazioni specifiche.