Fino a qualche mese fa dovevamo visitare siti Web specializzati per trasformare i nostri suggerimenti del linguaggio naturale in arte generata dall’intelligenza artificiale, ma non più! Google ha annunciato che gli utenti che hanno aderito alla sua Search Generative Experience (SGE) saranno in grado di creare immagini IA direttamente dalla barra di ricerca standard.
SGE è la visione di Google per il futuro della ricerca sul Web. Invece di selezionare i siti web da un elenco restituito, il sistema sintetizzerà una risposta (ragionevolmente) coerente alla richiesta del linguaggio naturale dell’utente utilizzando gli stessi dati a cui portavano i collegamenti dell’elenco.
Dopo aver annunciato l’integrazione di Assistant with Bard, le novità annunciate da Google sono un’espansione naturale di quell’esperienza, restituendo semplicemente le immagini generate dalla IA (utilizzando l’intelligenza artificiale text-to-picture Imagen dell’azienda) invece del testo generato. Gli utenti digitano una descrizione di ciò che stanno cercando e, in pochi istanti, il motore creerà quattro alternative tra cui scegliere e perfezionare ulteriormente. Gli utenti potranno anche esportare le immagini generate su Drive o scaricarle.
Inoltre, gli utenti potranno generare immagini direttamente in Google Immagini. Quindi, se stai cercando (ancora una volta, l’esempio di Google) “impostazioni minimaliste per la tavola di Halloween” o “idee spettrali per la cuccia del cane”, potrai digitarlo nella barra di ricerca e fare in modo che Google generi un’immagine basata su di esso. La cosa davvero interessante è che puoi quindi attivare Google Lens sull’immagine generata per cercare prodotti reali che assomigliano di più a ciò che la IA ha generato per te.
Le limitazioni imposte da Google per la generazione di immagini IA
Naturalmente ci sono una serie di limitazioni integrate nelle nuove funzionalità. Dovrai essere iscritto a Google Labs e aver aderito al programma SGE per utilizzare tutto ciò. Inoltre, le nuove funzioni di generazione delle immagini saranno disponibili solo negli Stati Uniti, nelle applicazioni in lingua inglese e per gli utenti di età superiore ai 18 anni. Quest’ultimo requisito è un po’ strano dato che Google ha fatto di tutto per rendere la programma accessibile agli adolescenti.
L’azienda sta inoltre ampliando i propri sforzi per frenare l’uso improprio della tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa. Agli utenti verrà impedito di creare immagini fotorealistiche di volti umani. Verrà anche impedito di generare immagini di persone “famose”.
Il sistema di filigrana digitale SynthID per distinguere facilmente le immagini generate dalla IA
Infine, Google sta implementando il sistema SynthID sviluppato da DeepMind e annunciato il mese scorso. SythID è una filigrana di metadati visivamente non rilevabile che denota un’immagine generata dalla IA come tale, oltre a fornire informazioni su chi o cosa l’ha creata e quando.
Le nuove funzionalità saranno disponibili tramite la scheda Labs (fai clic sull’icona della fiaschetta) nell’app Google su iOS e Android e sul desktop Chrome.