Google cerca ormai da tempo di fare pressione pubblicamente su Apple affinché adotti il protocollo di messaggistica RCS (Rich Communications Service), senza ottenere nulla in merito. In effetti, il CEO di Apple Tim Cook sembra aver completamente respinto l’idea quando ha risposto a una domanda sull’argomento dicendo che i consumatori dovrebbero comprare un iPhone alle loro mamme. Google e la sua piattaforma Android non si arrendono così facilmente e hanno appena pubblicato un annuncio sarcastico per continuare a criticare la piattaforma di messaggistica preferita di Apple.
L’annuncio si chiama “iPager” e imita il linguaggio di marketing di Apple per rivelare un segnale acustico in stile retrò, indicando che Apple è indietro rispetto alla piattaforma di messaggistica scelta. Lo spot afferma che iPager utilizza “tecnologia di messaggistica obsoleta” per “inviare messaggi con Android“, citando molti degli svantaggi percepiti nel restare fedeli alla tecnologia SMS quando si comunica con i telefoni Android.
Google non ha inventato questo confronto in toto, poiché la tecnologia SMS di 30 anni risale in realtà ai cercapersone della vecchia scuola.
L’insicurezza (tecnologica) degli SMS e (commerciale) di Apple rispetto agli RCS
L’uso continuato della messaggistica SMS da parte di Apple ostacola l’integrazione di Android in alcuni modi, ma è vero anche il contrario. La cosa più famosa è la temuta bolla verde quando si manda un messaggio a un utente Android da un iPhone. Ci sono alcuni bug che interrompono le funzionalità inerenti alle chat di gruppo tra utenti iOS e Android e le immagini inviate dai telefoni Android agli iPhone tendono ad essere piuttosto pixelate. Questo è ancora un altro effetto collaterale di questi problemi di interoperabilità.
I messaggi RCS sono crittografati end-to-end dal 2021, con le chat di gruppo che hanno seguito l’esempio solo il mese scorso. Anche i testi di iMessage sono crittografati da tempo, ma solo da iPhone a iPhone.
L’ultimo annuncio di Google fa luce (certamente in modo obliquo) sulla vulnerabilità che i consumatori devono affrontare quando inviano messaggi attraverso i sistemi operativi, poiché tali SMS non sono crittografati (non a caso Signal non li supporta più). Inoltre, i messaggi di testo RCS perdono la crittografia quando passano ai dispositivi iOS.
È improbabile che questo annuncio convinca Apple a cambiare qualcosa, poiché è solo l’ultima salva nella campagna sarcastica di Google. Sappiamo tutti che Apple è notoriamente ostinata quando si tratta di adottare tecnologie non proprietarie (vedi la USB-C sugli iPhone), soprattutto se ritiene che il cambiamento non sia necessario.
Non importa però chi sia la colpa, questi problemi di interoperabilità sono fastidiosi per i consumatori e dannosi per la privacy dei dati. Forse un giorno un caso antitrust (o la UE con il Digital Markets Act) risolverà la questione.