Google Bard potrebbe non essere così potente come ChatGPT di OpenAI, ma le nuove aggiunte, come la capacità di programmazione, lo avvicinano di un passo all’essere una vera concorrenza. Mentre Bard continua a maturare, Google vuole espandere la sua portata tentando di portarlo sui dispositivi Pixel tramite un widget.
Scavando nel codice di Bard, 9to5Google riferisce che alcune righe suggeriscono la potenziale implementazione del software AI nei dispositivi Pixel. Allo stato attuale, gli attuali utenti di Bard possono accedere allo strumento solo tramite il suo sito Web. Il rapporto non specifica se Bard arriverà su Android tramite un’app dedicata o se verrà fuso nell’attuale app Ricerca Google, ma punta alla disponibilità di un widget per la schermata iniziale. Inoltre, non è chiaro cosa farà esattamente questo widget oltre a essere una semplice funzione di domanda-risposta.
Bard non è ancora ampiamente disponibile e una potenziale integrazione nei telefoni Pixel non lo cambierebbe, ma potrebbe gettare le basi per includere l’IA nelle versioni future di Android.
Google Bard è in uno stato di miglioramento continuo
Google è stato qualche passo indietro rispetto a ChatGPT per un po’ di tempo, ma i recenti aggiornamenti a Bard dimostrano che il gigante della tecnologia è fortemente investito nel migliorarlo, e velocemente. A partire dal mese scorso, Google ha iniziato a pubblicare log delle modifiche che evidenziano nuove funzionalità e bug corretti.
Il suo registro più recente annunciava che Bard ora poteva codificare in oltre 20 linguaggi di programmazione, mentre quello precedente affermava che Bard ora era più bravo a gestire le domande relative alla matematica e alla logica.
Sebbene Bard possa essere sempre più vicino a diventare un potente strumento di intelligenza artificiale, chiaramente ha ancora bisogno di più lavoro. Il mese scorso, un gruppo di ricercatori ha scoperto che Bard era suscettibile di essere indirizzato verso teorie del complotto, inclusi ma non limitati al cambiamento climatico e all’antisemitismo. Google ha affermato di non volere che Bard affrontasse argomenti cospiratori, ma visti i risultati, ha chiaramente mancato il bersaglio.
Con l’I/O di Google che si svolgerà la prossima settimana, la società parlerà di una serie di argomenti relativi all’intelligenza artificiale, ma resta da vedere se annunceranno modifiche importanti a Bard.