Recensione approfondita di Realme C55, il primo smartphone Android a introdurre una soluzione simile alla Dynamic Island di iPhone 14 Pro
Con l’introduzione della Dynamic Island su iPhone 14 Pro, Apple ha avuto un lampo di genio per sfruttare al meglio i ritagli delle fotocamere all’interno dei display. Subito dopo il lancio, sono state sviluppate una serie di applicazioni per Android con lo scopo di imitare la Dynamic Island ma fin’ora nessun produttore è sceso in campo di sua per implementare una soluzione del genere. O meglio, nessuno prima di Realme e del suo nuovo smartphonecon la Mini Capsule.
Se Apple ha fatto il passo non avendo scelta se non implementare la Dynamic Island su un top di gamma, Realme ha avuto un approccio più conservativo introducendo la sua Mini Capsule dapprima su di uno smartphone di fascia bassa.
Ma il Realme C55 non è solo Mini Capsule. Anzi, questa rappresenta solamente un dettaglio nemmeno tanto rilevante. Gli ingegneri dell’azienda hanno apportato aggiornamenti strategici in diverse aree rispetto alla generazione precedente. In particolare, lo smartphone offre quattro funzionalità di rilievo, con al primo posto uma fotocamera da 64 MP (una rarità nella fascia bassa del mercato), lo spazio di archiviazione da 256 GB più grande del segmento (la versione che abbiamo testato è da 6 + 128 GB), la ricarica da 33 W più veloce segmento e l’innovativo design Sunshower.
Pro
Contro
- Unboxing
- Estetica e qualità costruttiva
- Prestazioni e benchmark
- Scheda tecnica
- Mini Capsule
- Qualità fotografica
- Autonomia
- Conclusioni
Unboxing
Il Realme C55 arriva in una confezione identica a quella di tutti gli altri smartphone dell’azienda (il Realme 9 Pro ad esempio che abbiamo recensito in passato). Ciò significa che non vi sono sorprese (né in positivo né in negativo) sul contenuto:
- Smartphone
- Caricabatterie da 33W
- Cavo USB-C
- Manualistica cartacea
- Cover in silicone trasparente
Niente di più, niente di meno.
Estetica e qualità costruttiva
Pur avendo un massiccio display da 6,7 pollici e una batteria da 5000 mah, Realme è riuscita a realizzare uno smartphone dal peso di 189 grammi e dallo spessore di soli 7,89 mm (esattamente le stesse misure del POCO X5). Il tutto è stato possibile grazie a un’ottimizzazione dela struttura interna maturata dai modelli di fascia più alta.
Con il C55 si è deciso di adottare il design con i bordi squadrati ad angolo retto, che generalmente può essere visto solo sui modelli di punta di fascia alta e che noi buffamente chiamiamo “design a mattoncino” (e che è stato ripreso, proprio come fatto da Vivo V23, dagli iPhone 14 di Apple). Con questi bordi abbiamo notato che il confort in mano è veramente buono, con un’ergonomia confortevole. Chiaramente l’utilizzo a una mano è da dimenticare a meno di non fare acrobazie con le dita rischiando anche di far cadere lo smartphone.
L’azienda afferma che per il Realme C55 è stato utilizzato un materiale 2D e un processo avanzato che si traduce in un’effetto luminoso. Si tratta sempre di plastica ma la sensazione non è comunque di un materiale cheap.
Passando alla scocca posteriore, abbiamo apprezzato l’isola fotografica che contiene due gigantesche fotocamere che attirano a se l’attenzione. In realtà si tratta di un effetto scenico, in quanto i sensori e le ottiche sono in realtà molto più piccole.
La finitura è stata realizzata in maniera tale che 500.000 particelle di luce si formano in linee microscopiche, come quelle della pioggia, abbinate a colori abbaglianti per essere come un sunshower che ti porta il buon umore. Nel complesso però ci è piaciuto molto.
Prestazioni e benchmark
Al cuore del Realme C55 trova spazio un enorme display LCD da 6,72 pollici con risoluzione Full HD+ e refresh rate a 90Hz. Non è certamente il migliore sul commercio, con angoli di visione limitati, una palette colori non precisissima e una luminosità buona ma non eccezionale. In altre parole, fa il suo lavoro ma non è sicuramente una funzione top.
Lo schermo è abbinato a un SoC Mediatek Helio G88, a 6/8 GB di memoria RAM e a 128 GB di memoria di archiviazione (espandibile via micro SD). Si tratta di una dotazione che, seppur di fascia bassa, assicura delle prestazioni più che sufficienti per le comuni operazioni come messaggistica, social media e video online. Durante tutti i nostri test non abbiamo riscontrato particolari problemi o impuntamenti, segno che vi è una buona ottimizzazione fra hardware e software.
Sul fronte del gaming non lo promuoviamo appieno per via di una potenza non in grado di assicurare prestazioni ottimali nei titoli più graficamente intensi (Call of Duty: Mobile e Genshin Impact ad esempio). Tuttavia, se ci si limita a titoli 2D meno impegnativi come Candy Crush e simili (noi lo abbiamo usato per completare tutti e tre i giochi di Dadish), oppure si esplora il mondo del retrogaming con console non più avanzate della PS1, ecco che il Realme C55 si trasforma in una vera e propria retro console mobile.
Purtroppo dobbiamo constatare che il sensore di impronte digitali utilizzato (è incastonato sotto il tasto di accensione) non restituisce una precisione adeguata. Sono più le volte che non registra correttamente l’impronta che quelle che funziona. Abbiamo anche provato a cancellare e registrare nuovamente l’impronta ma il risultato finale non è cambiato.
Tutto quello che abbiamo detto viene riflesso in maniera accurata dai test benchmark che abbiamo eseguito come test. Non ha certo la potenza di un top di gamma ma per chi non ha grosse pretese è più che OK.
Scheda tecnica
- Dimensioni: 165,6 × 75,9 × 7,89 mm; Peso: 189,5 g
- Display LCD FHD+ IPS da 6,72 pollici (2400 x 1080 pixel) con frequenza di aggiornamento di 90 Hz, frequenza di campionamento del tocco di 180 Hz, luminosità fino a 680 nit
- SoC MediaTek Helio G88 12nm con CPU octa core (Dual 2GHz Cortex-A75 + Hexa 2GHz 6x Cortex-A55 CPU) e GPU ARM Mali-G52 2EEMC2
- Memoria:
- 6 GB di RAM con 128 GB (eMMC 5.1) di archiviazione
- 8 GB di RAM LPDDR4x con 256 GB (eMMC 5.1) di archiviazione,
- memoria espandibile fino a 1 TB con microSD
- Doppia SIM (nano+nano+microSD)
- Sistema operativo: Android 13 con interfaccia utente realme 4.0
- Fotocamere:
- posteriore da 64 MP con pixel da 0.7μm + 2 MP sensore di profondità + flash LED
- frontale da 8MP
- Sensore di impronte digitali capacitivo montato lateralmente
- Jack audio da 3,5 mm
- Connettività Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 802.11 ac (2,4 GHz + 5 GHz), Bluetooth 5.1, GPS + GLONASS, USB Type-C, NFC
- Batteria: 5000 mAh con ricarica rapida SuperVOOC da 33 W
Mini Capsule
Con la Mini Capsule, Realme ha pensato a una soluzione software in grado di sfruttare il foro centrale sullo schermo per mostrare informazioni rilevanti durante l’uso dello smartphone.
Si capisce che si tratta di una funzione ancora agli albori dal fatto che bisogna abilitarla manualmente dal Realme Lab (è chiamata Minicapsula in italiano), ovvero lo spazio che l’azienda dedica alle funzioni sperimentali. La decisione di voler lanciare la Mini Capsule su uno smartphone di fascia bassa potrebbe essere dettata non solo dalla prudenza ma anche dallo scarso supporto presente.
Al momento la Mini Capsule entra in funzione solamente in 3 casi ben specifici:
- La ricarica
- Il raggiungimento di un certo limite nel consumo dati
- Il conteggio dei passi
Insomma, pochi ambiti di utilizzo e soprattutto limitati alle funzioni di sistema. Il mancato supporto alle app di terze parti è un aspetto abbastanza limitante. In altre parole, la Mini Capsule non è per niente utile se non in situazioni ben specifiche.
Purtroppo l’implementazione è ancora acerba e soprattutto troppo limitata per avere una vera utilità. D’altronde, non essendo una funzione presente nel sistema operativo ma sviluppata da Realme solo per il proprio smartphone, gli sviluppatori hanno davvero pochi incentivi a supportarla sapendo che solo pochi utenti possono trarne benefici (a differenza di quanto avviene con iPhone). Anzi, non crediamo neanche che Realme abbia ancora rilasciato l’SDK per permettere il funzionamento con le app di terze parti.
Qualità fotografica
Siamo sempre più convinti che gli smartphone, indipendentemente dalla fascia di mercato, hanno quasi tutti delle prestazioni accettabili e sufficienti per le operazioni quotidiane. Tuttavia, una netta distinzione avviene nella qualità fotografica, con gli smartphone che costano di più che hanno generalmente una qualità maggiore. E il Realme C55 tende a confermare questa nostra credenza.
Dotato di un sensore fotografico da 64 MP con pixel grandi 0.7μm (quello da 2 MP non lo consideriamo neanche perché la qualità è davvero molto bassa), in condizioni di illuminazione perfetta non sembra di trovarsi fra le mani uno smartphone entry-level. Gli scatti risultano soddisfacenti e, seppur non di qualità eccelsa, passano senza dubbio “l’esame dei social”.
Quando scende la sera invece si perdono tantissimi dettagli, il rumore aumenta a dismisura e la qualità in generale cala di molto. Anche abilitando la ” modalità notte” non si ottengono miracoli, con il chipset a bordo che fatica a interpolare le varie fotografie ad esposizione prolungata per ottenere “luminosità artificiale”.
La stessa cosa si può dire per la fotocamera anteriore, in grado di scattare fotografie abbastanza decenti quando c’è molta luce ma che cala drasticamente nel momento in cui si affievolisce.
* Per chi se lo stesse chiedendo, nel selfie stavo indossando le Bose QuietConfort 45 che ho recensito qui su Androidblog.
Autonomia
Gli smartphone Realme sono particolarmente rinomati per la loro autonomia e la loro ricarica rapida. E il Realme C55 non fa differenza.
Grazie alla combinazione di hardware efficiente e non troppo potente, batteria da 5.000 mah e un’ottimizzazione più che buona con il software, l’autonomia è sicuramente il cavallo di battaglia dello smartphone.
Durante i nostri giorni di test abbiamo veramente faticato a scaricare la batteria prima della fine del secondo giorno di utilizzo. Solamente una volta siamo arrivati a una sola giornata di utilizzo completa ed è stata quando abbiamo condotto i test sulla fotocamera, i test benchmark e i test di gaming.
Insomma, pur con una giornata stress come questa il Realme C55 ha assicurato una giornata di uso senza problemi.
Sul fronte della ricarica, grazie alla presenza in confezione di un caricabatterie da 33W, per portare lo smartphone da quasi 0 al 50% sono necessari solo 29 minuti mentre per arrivare al 100% sono necessari circa 65 minuti. Non si tratta del risultato migliore di sempre ma ricordiamo la presenza di una batteria molto capiente (più è capiente, più tempo è necessario).
Grazie all’algoritmo di sintonizzazione intelligente VCVT, il Realme C55 può regolare in modo intelligente la tensione e la corrente, migliorando l’efficienza di ricarica. Inoltre, l’algoritmo di ottimizzazione della carica di mantenimento VFC, che mira a migliorare l’efficienza di l’intervallo di ricarica del 90% – 100%, può aumentare la velocità di ricarica di mantenimento fino a 200%
In aggiunta a ciò, segnaliamo l’ottima impostazione di “Ricarica notturna ottimizzata” che permette di mantenere all’80% la carica della batteria fino a qualche ora prima di quando ci si alza tipicamente. Ciò consente di prolungare la vitalità della batteria nel lungo periodo.
Chiaramente questa opzione ha bisogno di qualche giorno di calibrazione prima di entrare in funzione al meglio.
Conclusioni
Il Realme C55 può essere considerato come “uno dei tanti” che però ha una chicca software sotto forma della Mini Capsule. Non si tratta affatto di una funzione rivoluzionaria (soprattutto nella corrente implementazione), motivo per cui non consigliamo l’acquisto solo per questa ragione.
Se invece siete degli utenti che non hanno particolare “sete di gaming 3D”, scattano qualche foto ogni tanto e prediligono una stabilità di sistema, una memoria generosa e una fantastica autonomia, ecco che il Realme C55 è una valida soluzione che consigliamo (magari in periodi di sconti).
La disponibilità del Realme C55 è fissata per oggi 22 marzo al prezzo di 219 euro per la configurazione 6 + 128 GB e 249 euro per la versione 8 + 256 GB (in entrambi i casi 20 euro di sconto disponibile durante la prima vendita) presso Euronics, Unieuro, Expert, MediaWorld e Trony.