La gamma di fascia media di POCO di solito offre un buon rapporto qualità-prezzo, ma sembra sempre che manchi qualcosa dal dispositivo. Alcuni megapixel in più, una batteria più grande o un display più nitido. Il nuovo POCO X5 5G del marchio mira a raggiungere questo obiettivo con una revisione piuttosto impressionante.
Pro
Contro
- Unboxing
- Estetica e design
- Caratteristiche fisiche
- Specifiche tecniche
- Scheda tecnica
- Qualità fotografica
- Autonomia
- Conclusioni
Unboxing
La confezione di vendita del POCO X5 5G è praticamente identica a tutte quelle degli smartphone Xiaomi e Redmi. In altre parole, oltre al caricabatteria da 33W e al cavo da USB-A a USB-C, trovano spazio la manualistica cartacea e una cover in silicone trasparente. Non è molto ma è sicuramente di più di quello che si trova negli smartphone top di gamma di Samsung ed Apple.
Estetica e design
Il POCO X5 5G è dotato di una finitura sobria ma elegante, un gradito sollievo dai giorni in cui POCO era solita sfoggiare il suo logo su tutto il retro (soprattutto per il significato che il nome del brand ha in Italia). Il telefono ha uno spessore di 7,98 mm e pesa solo 189 g, quindi è relativamente sottile e leggero e non sembra pesante da tenere in mano. È disponibile nelle colorazioni blu (il modello che abbiamo testato), verde o nero, mentre la scocca è realizzata in plastica con una protezione frontale in Corning Gorilla Glass 3.
Non un qualcosa di altissima qualità ma il punto qui è offrire un buon rapporto qualità prezzo e la plastica è sicuramente più economica di metallo e vetro. C’è da dire però che la finitura ricorda molto il metallo e si ba ben guardare quando cattura bene la luce. Di contro, tende a raccogliere impronte e macchie durante l’utilizzo quotidiano.
Piuttosto che i design più squadrati che abbiamo visto di recente nel mondo degli smartphone, X5 mantiene le cose sinuose. Il pannello posteriore si curva sui bordi per una vestibilità più confortevole in mano. In realtà preferiamo questo design all’aspetto squadrato del Poco X5 Pro più premium.
Caratteristiche fisiche
Fortunatamente, il produttore cinese ci fornisce un jack audio da 3,5 mm e uno slot per schede micro-SD (il carrellino è ibrido e ospita 2 nano SIM oppure 1 nano SIM e una microSD).
La porta USB-C posta sul lato inferiore è affiancata dal microfono e da un solo altoparlante. Se guardiamo intorno al dispositivo, vediamo un pulsante di accensione sulla destra sotto il bilanciere del volume, che funziona anche come sensore di impronte digitali. Proprio come le soluzioni capacitive di altri smartphone dell’universo Xiaomi, non abbiamo avuto problemi nell’utilizzo che è risultato sempre rapido e affidabile. I pulsanti sporgono solo leggermente e hanno pochissimo gioco, quindi niente oscilla.
Oltre all’assenza di una certificazione IP, troviamo una negatività l’assenza di un secondo speaker. A causa del posizionamento in basso a destra e del volume non troppo elevato già di per se, c’è una buona possibilità che si copra l’altoparlante quando si gioca in posizione orizzontale.
Specifiche tecniche
Risoluzione Full HD+, un’elevata frequenza di aggiornamento e poi anche un pannello AMOLED: fondamentalmente, con POCO X5 5G siamo nel reparto della fascia alta. E in effetti, sembra tutto davvero fantastico. Angoli di visualizzazione stabili, colori nitidi e una luminosità di 700 nit (fino a 1.200 nit sotto la luce del sole e con luminosità automatica).
In termini di prestazioni, abbiamo a che fare con una vecchia conoscenza: il Qualcomm Snapdragon 695 che è già sul mercato dal 2021 (e lo abbiamo testato sul Realme 9 Pro), ma è ancora ben lungi dall’essere una vecchia notizia. Vale la pena menzionarlo perché il Poco X5 avrebbe dovuto essere rilasciato con il nuovo Snapdragon 4 Gen 1 secondo le indiscrezioni anche se il vecchio Snapdragon 695 ha anche prestazioni leggermente migliori.
In abbinata troviamo 6 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione o 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione (il modello che abbiamo tetstato è quello da ). Lo slot microSD aggiuntivo può estendere la memoria interna fino a 1 TB.
Nel complesso, questo telefono ha prestazioni più che sufficienti. L’abbiamo usato per i social media, YouTube, Twitch e la navigazione in generale, e ha gestito tutto molto bene. Tuttavia, alcune app hanno delle prestazioni non troppo buone: ad esempio, i video su Facebook richiedono spesso tempo per essere caricati e il riavvio del dispositivo spesso comporta tempi di attesa lunghi.
Nell’utilizzo di tutti i giorni però si è comportato molto bene e senza troppi problemi.
Scheda tecnica
- display: OLED 6,67″ 2400 x 1080, 1200 nit, refresh rate 120Hz (60/90/120 Hz)
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 695
- memoria:
- 6/8 GB di RAM LPDDR4X
- 128/256 GB interna UFS 2.2
- fotocamere:
- anteriore: 8 MP, F/2, 1,12 um
- posteriori:
- 48 MP principale, 0,8 um con binning 4-in-1 (1,6 um)
- 2 MP, f/2,4, 1,75 um
- batteria: 5.000 mAh a 33 W
- resistenza: IP53
- connettività: 5G dual SIM, WiFi, Bluetooth 5.1, USB-C, GPS, Glonass, Galileo, Beidou
- Sistema operativo: MIUI 13 basata su Android 13
Gaming
Lo smartphone è in grado di gestire giochi leggeri senza intoppi, ma comincia a balbettare con giochi più pesanti. Quando si gioca ad Asphalt 9, la pressione dei pulsanti nel gioco viene spesso ritardata e il frame rate diminuisce durante il gioco. Certo, probabilmente non useresti questo telefono per giocare, ma non potresti davvero se lo volessi.
Puoi giocare a giochi come Genshin Impact con impostazioni grafiche basse senza problemi. Li abbiamo alzati alla massima qualità per testare lo smartphone e ha funzionato ancora abbastanza bene anche se il frame rate ne ha risentito. Anche la dissipazione del calore è buona, ma non aspettatevi nessun record mondiale di framerate.
Il discorso cambia completamente quando si parla di retro gaming. Potendo avere a disposizione oltre 40 anni di successi videoludici, con il POCO X5 5G ci si può sbizzarrire a “rivevere i fasti del passato” (soprattutto se abbinato a un ottimo controller per smartphone come il Gamesir X2 Pro), con l’emulazione delle vecchie console che funziona alla grande da PlayStation 1 e PSP e precedenti.
Qualche intoppo di troppo lo si nota con gli emulatori di PS2, dove alcuni giochi più pesanti (MGS 2: Soms of Liberty e Gran Turismo 4 ad esempio) soffrono di un netto calo del frame rate che li rende abbastanza ingiocabili.
Qualità fotografica
Il Poco X5 5G è dotato di una tripla fotocamera posteriore, guidata da una fotocamera principale da 48 MP con apertura f/1.8. A questa si aggiungono gli obiettivi secondari, un grandangolo da 8 MP con un campo visivo di 118 gradi, nonché un obiettivo macro da 2 MP con apertura f/2.4.
Le fotocamere di POCO hanno sempre svolto il loro lavoro, ma non hanno mai eccelso in termini di prestazioni. In effetti, spesso sono state il lato negativo dei suoi smartphone, consolidando completamente il loro stato di budget phone. La fotocamera del nuovo POCO X5 5G migliora le cose? Beh, non proprio. Ma l’azienda si è impegnata molto di più nelle funzionalità della fotocamera.
Se volete principalmente deliziare Instagram con foto “guarda cosa sto facendo”, la fotocamera principale andrà benissimo. Le foto possono avere un bell’aspetto con una buona luce, anche senza selezionare la modalità 48 MP. Più cala la sera e peggiori saranno i risultati.
Al di fuori dei social però, queste fotocamere non producono degli scatti buoni. Il sensore principale da 48 MP non è molto grande, arrivando a 1/2,76 pollici. L’azienda cerca di correggere questo problema con un’ampia apertura f/1.8 per far entrare più luce, ma sfortunatamente non se la cava molto bene.
Le immagini dalla fotocamera principale sono notevolmente scure, anche se scattate all’aperto durante il giorno. Le foto risultanti non sono solo più scure nel complesso, ma anche i colori sono piuttosto attenuati rispetto a gran parte della concorrenza, sebbene ci sia una discreta quantità di dettagli.
La qualità cala ulteriormente con la fotocamera grandangolare, con la quale si perdono troppi dettagli anche in presenza di un’ottima illuminazione. Il sensore è ancora più suscettibile all’illuminazione moderata.
Infine, il sensore macro… oh dai, non parliamo più di sensori da 2 MP. È un po’ meglio di molti concorrenti da 2 MP, ma è davvero un complimento molto basso. Come al solito, consideriamo i sensori da 2MP buoni solo per aumentare il numero di fotocamere e dire che lo smartphone ne ha 3.
Sul davanti c’è una fotocamera da 13 MP con apertura f/2.45. Come le fotocamere posteriori, le prestazioni non sono terribili all’aperto o con una buona illuminazione. Tuttavia, con condizioni di scarsa luminosità si traducono in trame più scadenti e colori tenui. L’effetto bokeh in modalità ritratto fa fatica anche con le trame dei capelli, in particolare onde e ricci.
Inoltre, POCO aggiunge automaticamente un leggero filtro “beauty” ai selfie, che può essere disattivato o reso più forte. In breve, questo cancella le imperfezioni del viso come le lentiggini e fa sembrare che si abbia il trucco. Questo non dovrebbe essere abilitato come standard. Non solo dà una finitura leggermente falsa, ma gioca anche con gli standard di bellezza irrealistici stabiliti dai filtri di Instagram. POCO dovrebbe considerare di avere questa funzione opzionale sui telefoni futuri.
Autonomia stellare
Dopo il display, l’autonomia è il secondo cavallo di battaglia di questo POCO X5 5G. Grazie alla sua batteria da 5000 mAh e all’ottimizzazione software presente nella MIUI 13, arrivare a sera non è mai stato un problema nei durante i nostri test. Anzi, nella maggior parte dei casi siamo riusciti ad arrivare anche alla fine del secondo giorno. L’unica volta in cui abbiamo dovuto ricaricare lo smartphone prima delle 48 ore è stato nella giornata in cui abbiamo eseguito i test benchmark (ripetuti tre volte) e che quindi il SoC è stato messo sotto stress.
Sul fronte della ricarica arriva un’altra buona notizia: il caricabatteria da 33W presente in confezione riesce a portare lo smartphone da poco più dello 0% al 50% in appena 25 minuti. La ricarica completa invece avviene in circa 70 minuti.
Conclusioni
Il POCO X5 5G ci è piaciuto molto nonostante i chiaro scuri che abbiamo riscontrato. [box type=”info” align=”aligncenter” ][/box].
Considerando il prezzo di vendita del modello che abbiamo testato è di 349 euro, crediamo che ci sia forse qualche euro di troppo. Da questo punto di vista la versione da 6 + 128 GB a 299 euro (anche se molto spesso tutte e due i modelli vengono messi in sconto su mi.com, su Amazon o nelle grandi catene di elettronica) è quella di cui consigliamo l’acquisto (sempre che non teniate particolarmente all’aspetto fotografico).