Google Pixel 7 non supporta l’ultimo standard 5G ma con Android 14 potrebbe farlo.
Il 3GPP è responsabile dello sviluppo degli standard per la banda larga mobile, con il 5G al centro dell’attenzione in questo momento. Gli standard sono resi disponibili come “versioni“, con ogni modem interno allo smartphone pensato per supportarne una rispetto che un’altra. La versione 15 è stata lanciata nel giugno del 2018 come primo standard 5G. È stata seguita a luglio 2020 dalla versione 16, per la quale Qualcomm ha aggiunto il supporto con lo Snapdragon X65 nel 2021 e il modem X70 dell’anno scorso (lo stesso che si trova sul Galaxy S23).
In risposta a un commit nel tracker dei problemi QPR di Android 13, un dipendente di Google ha affermato che Pixel 7 (che utilizza il modem Exynos 5300) supporta la versione 15 per il “lancio iniziale”. Un breve riferimento all’Exynos 5300 del dicembre 2022 sul sito Web di Samsung afferma che il modem è “compatibile con 3GPP Release 16”.
Il Googler aggiunge che “la versione 16 di 3GPP verrà pianificata nella versione di Android U“. Un’interpretazione di ciò è che Google Pixel 7 verrà aggiornato alla versione 16 in autunno insieme ad Android 14. Si dice che Pixel 8 utilizzi lo stesso modem 5300 con il Tensor G3, con un’altra possibilità che solo il telefono più recente lo supporti.
Le migliorie del 5G “versione 17”
La versione 17 è uscita nel giugno del 2022 e la versione 18 ha come target il 2024. Qualcomm ha annunciato lo Snapdragon X75 con supporto per le versioni 17 e 18 all’inizio di questo mese. Qualcomm ha descritto la Release 16 come “una pletora di miglioramenti agli aspetti fondamentali del sistema 5G, in termini di copertura, capacità, latenza, potenza, mobilità, affidabilità, facilità di implementazione e altro“.
Di particolare rilievo nel “secondo standard 5G” sono le funzionalità di risparmio energetico: ad esempio, un nuovo segnale di risveglio (WUS) può far sapere al dispositivo se una trasmissione è in sospeso o permettergli di rimanere in modalità a basso consumo, saltando il successivo periodo di monitoraggio DRX (ricezione discontinua) a basso consumo. Altre novità includono impostazioni ottimizzate a basso consumo, riduzione dell’overhead e meccanismi di controllo dell’alimentazione più efficienti.