OnePlus ha recentemente rilasciato i sorgenti del kernel per il suo ultimo smartphone di punta, OnePlus 11. Per gli sviluppatori e gli appassionati che desiderano modificare e ottimizzare il software in esecuzione sui propri dispositivi, questa è una notizia fantastica.
OnePlus è arrivata un po’ in ritardo nel fornire il sorgente del kernel per la serie OnePlus 10, ma non con l’attuale OnePlus 11. Grazie a questo gli sviluppatori potranno creare diverse Custom ROM e modificare ulteriormente lo smartphone. Insomma, rilasciare indirettamente i sorgenti del kernel significa approvare lo sviluppo di ROM e software per smartphone da parte di sviluppatori indipendenti.
Per chi non lo sapesse, la pubblicazione dei sorgenti kernel è un passo obbligatorio per tutti i produttori che vogliono usare il sistema operativo Android, visto che quest’ultimo è utilizzabile liberamente ma solo attraverso la licenza GPLv3.
Google prende una versione principale del kernel Linux e poi la modifica per supportare l’ultima versione di Android, chiamandola “kernel comune Android”. I produttori di chipset prendono quindi il kernel comune Android e lo modificano ulteriormente per creare un kernel specifico per i propri SoC. Gli OEM prendono quindi il kernel specifico del SoC e apportano ulteriori modifiche per supportare il loro hardware o i componenti del fornitore extra: questo è un kernel specifico del dispositivo ed è quello che viene pubblicato da ogni produttore.
OnePlus 11 e modding, il futuro è molto roseo
Il codice sorgente del kernel sono un fattore importante nel software di qualsiasi smartphone perché forniscono al sistema operativo il codice necessario per interagire con l’hardware del dispositivo. Con l’accesso ai sorgenti del kernel, i programmatori possono creare ROM, kernel e mod specializzati che migliorano la funzionalità del dispositivo, prolungano la durata della batteria e persino aggiungono nuove funzionalità.
I sorgenti del kernel consentiranno agli sviluppatori di produrre ROM personalizzate basate sull’ultima versione di Android con ottimizzazioni e funzionalità che potrebbero non essere presenti nel sistema operativo di serie, il che è particolarmente importante per i clienti che preferiscono utilizzare ROM personalizzate.
Questa mossa è un’altra dimostrazione dell’impegno di OnePlus nei confronti del software open source, noto da tempo per la sua dedizione alla comunità degli sviluppatori.
È importante tenere presente che mentre le fonti del kernel sono importanti per gli sviluppatori, l’utente normale non ha modo di trarre vantaggio in maniera diretta dalla pubblicazione dei sorgenti kernel di uno smartphone.