Tra le cerchie di modding Android, non c’è app più riconoscibile di Magisk. Ha una meritata reputazione come standard de facto per il rooting del tuo telefono, tablet e praticamente qualsiasi cosa che esegua Android. Mentre Magisk è riuscito ad affermarsi come successore di SuperSU di Chainfire, la comunità di sviluppo aftermarket si è imbattuta in più soluzioni root durante la fase di transizione. Oltre a quelli degni di nota, ad es. l’add-on LineageOS su o XDA Recognized Developer phhusson’s SuperUser, ci siamo anche imbattuti in implementazioni uniche, come Kernel Assisted Superuser (KernelSU) di Jason Donenfeld.
A differenza di altri metodi di rooting convenzionali, KernelSU ha incorporato la possibilità di ottenere l’accesso root nel kernel Linux sottostante di Android stesso. Tuttavia, non ha mai ricevuto una trazione mainstream perché non esisteva un modo semplice per correggere al volo il kernel specifico del dispositivo esistente dell’immagine di avvio stock. Non solo avevi bisogno di incorporarlo durante il processo di compilazione del kernel, ma la mancanza di un’app root manager lo rendeva difficile anche per gli utenti normali.
Detto questo, la strategia di Google di applicare l’immagine del kernel generico ha sostanzialmente rimosso un ostacolo importante all’adozione di un meccanismo di aggiornamento del kernel simile a un PC, il che significa che creare una serie di immagini di avvio rooted indipendenti dal dispositivo non è più un compito difficile.
Pianificando questa eventualità, il Senior Member di XDA, weishu, ha ora messo a punto una nuova iterazione della soluzione root basata su kernel per Android. L’adattamento di KernelSU compatibile con GKI di weishu presenta una serie di vantaggi rispetto alla versione iniziale. La più ampia compatibilità è un fattore fondamentale, poiché ogni dispositivo Android che viene avviato con la versione del kernel 5.10 o successiva dovrebbe essere conforme a questo progetto. Inoltre, lo sviluppatore offre un’app di gestione root dedicata, che consente di attivare facilmente l’accesso da superutente per le app installate.
Ultimo ma non meno importante, questa variante di KernelSU supporta anche il modding basato su overlay, in modo da poter apportare modifiche alle partizioni di sola lettura senza rimodellarle fisicamente.
KernelSU è ancora una soluzione work-in-progress
Per i dispositivi conformi a GKI 2.0, è possibile eseguire il root scaricando un’immagine di avvio pre-patch adatta dal Buildbot del progetto e flashandola, a condizione che sia possibile sbloccare il bootloader. I costruttori di kernel possono anche compilare le immagini da soli e persino integrare KernelSU anche per alcuni kernel non GKI (con alcune limitazioni).
Vale la pena notare che KernelSU di weishu è ancora una soluzione work-in-progress, quindi potresti dover affrontare bug e glitch casuali qua e là nel caso in cui ti affidi pesantemente ad app abilitate per root. Ma se sei uno sviluppatore di kernel o ROM, o se sei deciso a utilizzare il nuovo strumento, controlla la home page del progetto e il repository GitHub per saperne di più.