Le principali innovazioni tecnologiche nel corso del tempo hanno avuto un mix fra codice proprietario e codice open source. Se pensiamo al grande successo di Microsoft negli anni 90′ e 00′ con Windows, ecco che il codice proprietario lo ha fatto da padrone. Ma negli ultimi anni, grazie soprattutto ad Android in ambito consumer e Linux in ambito server, il codice open source spadroneggia (se non pensiamo comunque all’oltre 1 miliardo di dispositivi Apple).
La differenza fra codice closed source e open source
Il codice closed source non è disponibile per essere utilizzato, modificato o distribuito da chiunque. Di solito viene distribuito sotto forma di software commerciale, il che significa che gli utenti devono acquistarlo per poterlo utilizzare. Il codice closed source è protetto da copyright e spesso viene distribuito con una licenza che ne vieta la modifica o la redistribuzione.
Il codice open source, invece, è disponibile per essere utilizzato, modificato e distribuito da chiunque. Di solito viene distribuito sotto forma di software gratuito, il che significa che gli utenti possono utilizzarlo senza doverlo acquistare. In questo modo il progresso e lo sviluppo del suddetto codice può avvenire in maniera collaborativa e in tempi molto più rapidi. Questo è protetto da una licenza open source che ne permette la modifica e la redistribuzione, a condizione che vengano rispettate alcune regole specifiche.
In sintesi, la principale differenza tra closed source e open source è la disponibilità e l’accessibilità e il tipo di distribuzione. Il codice closed source è protetto e limitato nell’utilizzo, mentre il codice open source è disponibile per chiunque e può essere utilizzato, modificato e distribuito liberamente.
L’importanza del codice open source
Primo, il codice open source è disponibile per essere utilizzato, modificato e distribuito da chiunque, il che significa che gli sviluppatori possono facilmente collaborare e contribuire al progetto. Ciò può portare a una maggiore qualità del codice, poiché più persone possono testarlo e segnalare eventuali bug o vulnerabilità.
In secondo luogo, è spesso utilizzato come base per lo sviluppo di altri progetti, il che significa che può essere riutilizzato e adattato per soddisfare le esigenze specifiche di un’organizzazione o di un individuo. Ciò può risparmiare tempo e risorse, poiché non è necessario reinventare la ruota ogni volta che si vuole creare qualcosa di nuovo.
Infine, è importante per la trasparenza e la condivisione delle conoscenze. Poiché il codice è aperto e disponibile per chiunque, chiunque può vedere come funziona e imparare da esso. Ciò può promuovere l’innovazione e l’apprendimento continuo, poiché gli sviluppatori possono imparare dai lavori degli altri e utilizzare queste conoscenze per creare soluzioni migliori.