Arm e Qualcomm sono attualmente coinvolti in una disputa sull’acquisizione da parte di quest’ultima di una società di chip chiamata Nuvia e il successivo lavoro su nuovi chip desktop (e server). Questa causa ha rivelato che Arm sta apparentemente cambiando i termini di licenza e il modello di business, in modo da non permettere più la realizzazione di GPU e TPU custom. In altre parole, gli attuali Snapdragon che usano una GPU Adreno sviluppata in casa, gli Exynos di Samsung che usano una GPU di AMD o anche i Google Tensor che usano una TPU sviluppata in casa non potrebbero più esistere.
Come evidenziato da SemiAnalysis, Qualcomm ha presentato una causa a sua volta rivelando questi nuovi dettagli il 26 ottobre. La sezione pertinente sul nuovo modello di business di Arm inizia a pagina 75:
Già nell’ottobre 2022, ARM ha dichiarato falsamente a uno o più clienti di lunga data di produttori di apparecchiature originali (“OEM”) di Qualcomm che, a meno che non accettino una nuova licenza diretta da ARM, pagano le royalty in base alle vendite di OEM prodotti, non saranno in grado di ottenere chip compatibili con ARM dal 2025 in poi.
Qualcomm sostiene inoltre che Arm ha “minacciato almeno un OEM” con la possibilità di essere “escluso dal mercato” non essendo in grado di “ottenere chip conformi ARM da Qualcomm o da qualsiasi altro fornitore”.
Oltre a passare a un modello di licenza per produttore di dispositivi/OEM diretto che esclude Qualcomm e altre società di semiconduttori non concedendo più licenze alle CPU (ad es. Cortex-X1), si dice che Arm abbia detto agli OEM che avrebbe “richiesto ai licenziatari di ottenere altre tecnologie (in particolare la tecnologia GPU e NPU di ARM) solo da ARM”. Nello specifico:
Per esercitare maggiore pressione, ARM ha inoltre affermato che Qualcomm e altri produttori di semiconduttori non saranno inoltre in grado di fornire ai clienti OEM altri componenti di SoC (come unità di elaborazione grafica (“GPU”), unità di elaborazione neurale (“NPU”) e processore del segnale di immagine (“ISP”)), poiché ARM prevede di collegare la licenza di tali componenti alla licenza della CPU del produttore del dispositivo.
SemiAnalysis ha interpretato questo nel senso che “Arm sta effettivamente raggruppando il suo prgetto di GPU e TPU insieme con quello delle CPU in un modello prendi tutto o lascia” che potrebbe impedire GPU non Arm, come il lavoro di Samsung sulle GPU AMD per Exynos o Adreno di Qualcomm. Nel caso di Google, questa modifica di Arm potrebbe eventualmente vietare l’inclusione di Tensor Processing Unit (TPU) – NPU personalizzate – responsabili dell’esecuzione e dell’accelerazione delle funzionalità di machine learning, come la fotocamera e l’elaborazione vocale, nei futuri chip Tensor.
Se ciò dovesse accadere, Google in teoria potrebbe tornare a un modello Pixel Visual/Neural Core con un coprocessore separato per la fotocamera e altre attività di ML. Tuttavia, questo approccio non sarebbe così integrato e qualcosa che la società ha volutamente abbandonato a favore di Tensor.
Qualcomm sostiene che Arm non può modificare la sua licenza esistente per molti altri anni e che “non ha il diritto di richiedere royalties aggiuntive dai clienti di Qualcomm”.