Se Huawei ha avuto le mani un po’ legate nel mercato degli smartphone dall’impossibilità di accedere ai Google Play Services, la stessa cosa non si può dire nel mondo dei wearable. Con Wear OS poco diffuso, Huawei ha scelto sin da subito di affidarsi a una soluzione proprietaria che nel tempo si è evoluta in HarmonyOS. E aggiungendo un focus specifico per accrescere il proprio mercato smartwatch, Huawei è fra le migliori aziende del settore. E con Huawei Watch GT 3 ha forse trovato il miglior bilanciamento fra prestazioni, qualità di costruzione e rapporto qualità prezzo.
Dopo quasi un mese di utilizzo a tutto tondo della versione più piccola da 42mm (maggiormente indicata per chi ha un polso sottile ma è disponibile anche in versione da 46mm), diversi test di monitoraggio delle attività fisiche e di interazioni smart con lo smartphone, ci sentiamo pronti a darvi i nostri pensieri sullo smartwatch, sulle sue (molte) cose positive e sulle sue (poche) cose negative.
- Unboxing
- Design ed ergonomia
- Configurazione e primo avvio
- Huawei Health
- Utilizzo smart
- Utilizzo da sportwatch
- Autonomia
- Conclusioni
Pro
Contro
Unboxing
La confezione di vendita è abbastanza scarna e include, oltre allo smartwatch stesso, il caricabatterie magnetico e la manualistica cartacea. Insomma, l’essenziale e niente più.
Design ed ergonomia di Huawei Watch GT 3
Con una cassa rotonda e una resistenza fino a 5ATM (resistenza all’acqua di 50 metri conformemente allo standard ISO 22810:2010), la costruzione di Huawei Watch GT 3 è davvero ottima e decisamente alla pari con modelli di prezzo più elevato. Anteriormente realizzato in acciaio inossidabile posteriormente in plastica, gli ingegneri di Huawei sono riusciti ad integrare una cassa da 42mm e un display da 1,32 pollici a bordo di una scocca spessa appena 11 mm e pesa 35 grammi (è disponibile anche nella versione da 46mm con display da 1,42 pollici).
Grande novità del modello GT 3 è la corona laterale integrata tanto nello smartwatch quanto nel sistema operativo. Con essa è possibile navigare fra i vari menu dell’interfaccia grafica (stranamente non nei quadranti principali) e, ogni step di rotazione, ci viene fatto intuire con una vibrazione tattile (disattivabile nelle impostazioni).
L’indossabilità è alquanto ottima grazie allo spessore ridotto e, anche con il cinturino in silicone fornito nella confezione di vendita, non abbiamo avuto alcun problema. Grazie però all’utilizzo di un aggancio standard, è possibile utilizzare qualunque cinturino si voglia.
Configurazione e primo avvio
Per l’utilizzo di Huawei Watch GT 3 è necessario utilizzare uno smartphone (o tablet) con Android 6.0 o successivo, un iPhone con iOS 9 o successivo o uno smartphone con HarmonyOS 2 o successivo abbinato all’applicazione Huawei Health.
Se nel caso di smartphone Huawei e iPhone l’applicazione è disponibile negli app storie ufficiali, su Android è necessario scaricare il file APK (qui il link al download di AppGallery e qui il link per il download da APK Mirror) in quanto non presente sul Google Play Store.
Una volta scaricata l’applicazione ed effettuato l’accesso con le credenziali dell’account Huawei, è possibile procedere all’associazione fra smartphone e smartwatch:
- Accendere lo Smartwatch, selezionare la lingua, inserire l’interfaccia di associazione, fare clic sul codice di scansione e il codice QR apparirà sull’orologio;
- Aprire l’App HUAWEI Health, fare clic in alto a destra su “Scansiona” e scansionare il codice QR dell’orologio;
- Quando viene visualizzata la richiesta di associazione Bluetooth, fare clic su “√”.
Huawei Health
Prima di proseguire facciamo una piccola parentesi sull’applicazione Huawei Health, necessaria per abbinare e sincronizzare i dati dallo smartwatch.
Si tratta di una delle migliori app per fitness delle Big Tech e permette un controllo a 360° non solo degli smartwatch e dei dati raccolti con essi ma anche dei dati raccolti attraverso lo smartphone (i passi registrati grazie al giroscopio e alle attività fisiche registrabili usando il GPS).
Come dicevamo, dall’applicazione è possibile gestire quasi al 100% le impostazioni degli smartwatch Huawei: dalle watch faces con tanto di storie dedicato (molte a pagamento ma altrettante disponibili gratis) alle impostazioni sulle notifiche da mostrare sul wearable, passando per gli aggiornamenti firmware (ne abbiamo ricevuto una decina su GT 3) e arrivando alle integrazioni con altri servizi come Koomot, Strava e Adidas Running, l’abbiamo trovata veramente completa.
L’unico appunto che possiamo fare, qualcosa tra l’altro comune a tutte le app di gestione dei wearable delle grandi aziende che hanno sviluppato tutto un ecosistema attorno a essi, è l’impossibilità di estrapolare i dati delle misurazioni fisiche e degli allenamenti per importarli manualmente in altre piattaforme.
Utilizzo smart di Huawei Watch GT 3
Il Watch GT 3 cade un po’ nel mezzo fra gli smartwatch che cercano di sostituire in toto lo smartphone (e che durano a malapena un giorno e mezzo) e quelli che sono basilari come le smartband.
Seppur sia possibile installare delle app passando dall’applicazione Huawei Health, non ci sono killer app che possano fare la differenza. Nel complesso, il software che conta davvero è già preinstallato.
Attraverso gli ultimi aggiornamenti (ne abbiamo ricevuto una decina) sono state apportate delle novità davvero molto importanti, a cominciare dalla possibilità di rispondere ai messaggi di Whatsapp, Telegramma ed SMS con delle risposte rapide preimpostate. Anche qui, l’obiettivo non è sostituire lo smartphone ma avvisare l’utente del messaggio in arrivo e dare l’opportunità di una risposta rapida.
Altrettanto interessante è la presenza di 2GB di memoria interna che dà la possibilità di archiviare musica all’interno dello smartwatch (funzione via via migliorata con gli aggiornamenti) e riprodurla o attraverso lo speaker di sistema o attraverso delle cuffie e auricolari Bluetooth.
Sufficiente da smartwatch, discreto come sportwatch
Huawei non ha lesinato nella dotazione hardware legata al monitoraggio della salute, con il Watch GT 3 che può contare su:
- Sensore di accelerazione
- Sensore giroscopio
- Sensore geomagnetico
- Sensore ottico di frequenza cardiaca
- Barometro
- Sensore di temperatura cutanea
- Sensore GPS a doppia frequenza
Per quanto riguarda il monitoraggio del battito cardiaco, siamo rimasti positivamente sorpresi dal constatare un’ottima accuratezza anche quando messa a confronto con i dati di una fascia cardio (ancora lo standard massimo). Rimane ancora un po’ di lentezza nel monitoraggio durante i cambi di passi improvvisi (qualcosa che è comune a tutti i lettori ottici rispetto alle fasce cardio) ma, nel complesso, sia a riposo che durante gli allenamenti l’accuratezza è molto elevata.
Segnaliamo la possibilità di collegare via Bluetooth (niente ANT+) una fascia cardio allo smartwatch per avere il meglio dell’accuratezza nel monitoraggio degli allenamenti e del ritmo cardiaco).
La stessa cosa la possiamo dire dall’accuratezza del sensore GPS che, sfruttando tutte le 5 costellazioni (GPS americano, GLONASS russo, Galileo europeo, Beidou cinese e QZSS) con i segnali a doppia frequenza L1 + L5, restituisce sempre una posizione estremamente precisa. Messo a confronto il Huawei Watch GT 3 con un ciclo computer dedicato, le tracce GPS durante le nostre uscite in bici hanno sempre restituito valori e dati molto simili.
Piccolo passo falso per il barometro, i cui risultati sull’altezza e sulle pendenze della strada non sono stati proprio esatti. Allo stesso modo, non ci siamo con il monitoraggio della temperatura corporea, i cui valori sempre intorno ai 33 – 35 gradi sono evidentemente errati.
Per il resto abbiamo apprezzato la misurazione della saturazione dell’ossigeno (SpO2) ogni pochi minuti (non è continua come invece accade con il cardiofrequemzimetro).
L’autonomia è il cavallo di battaglia di Huawei Watch GT 3
Oltre al display e alla dotazione sensoristica, l’autonomia di Huawei Watch GT 3 è l’altro cavallo di battaglia. L’azienda pubblicizza una durata della batteria di 14 giorni nel modello da 46mm e di 7 giorni in quella da 42mm e, anche se non siamo mai riusciti ad arrivare così lontano, non siamo mai riusciti a scaricarlo prima di 5 giorni.
Interessante poi la presenza della ricarica wireless. O meglio, questo di per se non è una sorpresa ma lo è l’utilizzo dello standard Qi che permette anche l’utilizzo di un eventuale caricabatterie di terze parti. Allo stesso modo, ciò permette di utilizzare uno smartphone con la ricarica inversa per condividere la carica.
Conclusioni
Huawei Watch GT 3 è uno smartwatch pensato per coloro non vogliono avere un dispositivo indossabile con le stesse capacità dello smartphone ma vogliono comunque estenderne le funzioni. Il tutto con un reparto fitness davvero molto ben strutturato.
L’acquisto ve lo consigliamo vivamente, soprattutto con l’avvicinarsi del Black Friday quando lo troverete sicuramente intorno ai 150 euro ma, se non avete timore di indossare il modello più grande, crediamo che la versione da 46mm sia quella da scegliere per via dell’autonomia praticamente doppia e del prezzo più alto solo di poche decine di euro.