In un case study, il team per le relazioni con gli sviluppatori Android ha dettagliato i recenti miglioramenti e ottimizzazioni apportati da TikTok alla sua app per Android.
Con oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo, TikTok funziona su “varie condizioni di rete e specifiche del dispositivo”. I suoi sviluppatori utilizzano “monitoraggio dei dati, confronto tra app tra pari e sondaggi sugli utenti per tenere traccia delle prestazioni complessive dell’app”.
Con gli ultimi miglioramenti e le ultime ottimizzazioni, il tempo di avvio dell’app TikTok su Android è stato ridotto del 45% grazie a:
- “Refactoring del framework di avvio dell’app per ottenere il caricamento su richiesta e una pianificazione meticolosa dei componenti“.
- Utilizzo di un “thread in background per caricare i componenti della vista in modo asincrono”.
- Trarre vantaggio di “Simpleperf” per analizzare il tempo di esecuzione del codice e Profiler di Android Studio per monitorare l’utilizzo di risorse come memoria, CPU e rete per ottimizzare I/O, thread e blocchi delle risorse.
Per offrire un’interfaccia utente più fluida su Android, TikTok ha semplificato l’app in modo che “mostri solo ciò che è necessario sullo schermo“. Quindi “riduce il numero di esecuzioni di attività in ciascun frame in modo che l’app possa avere una frequenza fotogrammi costante“. Ciò ha comportato una fluidità, definita come la “possibilità che il frame rate sia inferiore al valore target”, ottimizzata del 49%.
Nel frattempo, i miglioramenti della riproduzione hanno fatto sì che il primo fotogramma di una clip appaia più veloce del 41%, con un ritardo video ridotto del 27%. Ciò ha comportato il lavoro sui codec, l’ottimizzazione delle connessioni di rete, il precaricamento, il pre-rendering e l’utilizzo della “super risoluzione video sul dispositivo per generare frame ad alta risoluzione basati su contenuti video a bassa risoluzione“.
Guardando al futuro, Google ha affermato che il team di TIkTok relativo alla piattaforma di Android “si è concentrato anche sui dispositivi a grande schermo, inclusi i dispositivi pieghevoli“. Tuttavia, aneddoticamente, scopriamo che parte del video viene spesso tagliata su display alti o corti poiché l’app ottimizza per il telefono piuttosto che per i contenuti.
Purtroppo il case study non ha davvero toccato gli aspetti della creazione di contenuti (registrazione video) dell’applicazione o, ancor meno, quelli della raccolta dati e della personalizzazione dei contenuti.