Dopo aver debuttato con la nuovissima architettura ARMv9 lo scorso anno, ARM ha appena annunciato la seconda generazione di tale architettura, guidata dalla nuova CPU di punta Cortex-X3, insieme a Cortex-A715 e Cortex-A510 rivisti. Inoltre, l’azienda ha introdotto la sua prima GPU di punta, l’Immortalis-G715, completa di supporto per il ray tracing a livello hardware. Questi nuovi componenti alimentano anche le nuove Total Compute Solutions di Arm.
Tutti questi saranno presenti nei prodotti che verranno lanciati nel 2023, quindi ci vorrà del tempo prima di vedere questi vantaggi in uno smartphone.
Prima di tutto, le nuove CPU basate sulla seconda generazione di ARMv9 sono dotate di alcuni grandi miglioramenti delle prestazioni, che tendono sempre ad essere il caso per una generazione successiva.
Si inizia dal Cortex-X3, che fa parte della serie Cortex-X di CPU personalizzate, in cui i partner possono intervenire per personalizzare il design finale del chip. Il Cortex-X3 promette un aumento del 25% delle prestazioni rispetto al Cortex-X2 presente negli ultimi smartphone Android. Il nuovo chip è anche più efficiente, raggiungendo lo stesso livello di prestazioni utilizzando meno energia, anche se ARM non si è immerso nei dettagli di questo.
Offre inoltre prestazioni single-thread fino al 34% superiori rispetto agli ultimi laptop Windows. Come notato da Android Authority, questo è paragonato all’Intel Core i7-1260P, che è un processore da 28 W.
Inoltre, anche la piattaforma DynamIQ Shared Unit (DSU-110) è stata aggiornata e ora può essere scalata fino a 12 core e 16 MB di cache L3. Ciò consente una maggiore scalabilità, quindi i processori ARM possono essere adattati a qualsiasi cosa, dai telefoni ai laptop di fascia più alta.
Il Cortex-A715 viene fornito con la sua giusta quota di aggiornamenti, ma è principalmente focalizzato sull’efficienza. ARM offre fino al 20% in più di efficienza energetica rispetto alla precedente CPU Cortex-A710, il che dovrebbe comportare una migliore durata della batteria per i dispositivi che la utilizzano. Per quanto riguarda le prestazioni, Arm promette un aumento del 5% rispetto all’ultima generazione e può effettivamente eguagliare le prestazioni della CPU Cortex-X1 lanciata nel 2020.
Infine, il Cortex-A510 rivisto non presenta modifiche alle prestazioni, ma riesce a risparmiare il 5% in più di energia rispetto all’iterazione precedente, offrendo un’efficienza ancora migliore per prolungare la durata della batteria. Inoltre, questo core della CPU non ha più alcun supporto a 32 bit.