Google ha annunciato che avrebbe portato Privacy Sandbox su Android a febbraio nel tentativo di aumentare la privacy degli utenti e, come abbiamo detto all’epoca, “avvicinarsi a quanto offerto da Apple”.
Mentre la politica di monitoraggio delle app aggiornata di Apple ha costretto ogni app a chiedere agli utenti il permesso di essere monitorata, causando un calo fino al 20% delle entrate pubblicitarie, Google sta tentando di incontrare gli inserzionisti a metà strada. L’azienda sta lentamente implementando la sua nuova politica, sperando di mantenere gli annunci personalizzati in giro con una maggiore privacy per gli utenti finali.
Fino a ora solo teorico, Google ha ora annunciato che è disponibile la sua prima anteprima per sviluppatori Privacy Sandbox. Questo lancio è il primo passo nell'”iniziativa pluriennale” dell’azienda per dare un grande impulso alla privacy degli annunci su Android.
Google afferma che il rilascio di oggi, basato su Android 13, include una serie di API e servizi della piattaforma non inclusi nella beta di questa settimana e, come tale, viene offerto come piattaforma a sé stante. Gli sviluppatori possono accedere alle immagini di sistema che includono le più recenti API Privacy Sandbox, inclusa l’API Argomenti che ha sostituito le proposte FLoC ormai defunte. Come annunciato a gennaio, il nuovo Topics è progettato per aggiungere randomizzazione, filtri aggiuntivi ed elaborazione dei dati localizzata al mix, fornendo privacy aggiuntiva agli utenti e consentendo comunque ai fornitori di annunci di indirizzare e personalizzare gli annunci.
La versione odierna include immagini di sistema del dispositivo per Pixel 4 e dispositivi più recenti, anche se gli sviluppatori dovranno scaricare manualmente e eseguire il flashing di queste build per iniziare a funzionare. Include anche l’SDK Android e le immagini di sistema dell’emulatore Android a 64 bit in bundle con le API Privacy Sandbox.
Google ha del codice di esempio ospitato sulla sua pagina Github che gli sviluppatori possono visualizzare in anteprima, mostrando come funziona l’API Topics in azione. Questa è solo la prima versione per l’anteprima per sviluppatori Privacy Sandbox. La società intende aggiornarlo nel corso dei prossimi mesi sia con Attribution Reporting che con le API FLEDGE.